Le ultime gare di MotoGP hanno fomentato le critiche intorno a Marc Marquez ma secondo Paolo Simoncelli tali accuse sarebbero ingiuste. È questa la sintesi di una recente intervista del padre di Sic che, in merito agli ultimi episodi che hanno coinvolto il pilota spagnolo, ha voluto dire la propria, sottolineando l’importanza dello spirito agonistico nel contesto del Motomondiale.
Il nocciolo della questione riguarda naturalmente lo stile di guida molto aggressivo del 93 che recentemente si è ritrovato coinvolto in diversi scontri con i piloti in gara; stando alle parole di Paolo Simoncelli, tuttavia, molte delle voci intorno al pilota spagnolo sono dovute anche al trattamento che gli riservano i giornalisti:
Spesso giornalisti e tv creano falsi allarmismi e fanno ‘terrorismo’ solo su chi vogliono loro, si discute spesso su sorpassi troppo azzardati o troppo ravvicinati all’altro pilota quasi al limite dell’assurdità. E se domenica ci fosse stato Marquez lì nel mezzo? Se fosse stato lui il colpevole di uno degli incidenti o contatti che si sono verificati? La cronaca li avrebbe attenuati così? Rispondo io, certo che no! L’avrebbero messo al rogo
MotoGP, Paolo Simoncelli su Marquez: “C’è bisogno di lui”
Continuano la sua analisi sul pilota spagnolo, Paolo Simoncelli ha voluto sottolineare la grinta e il talento di Marc che è riuscito a tornare in pista dopo l’ennesima sosta forzata per infortunio, ottenendo ottimi risultati. L’ex campione del mondo, infatti, a Le Mans era riuscito a sfiorare la pole position, nonostante poi nella gara di domenica sia scivolato sul finale.
Ecco il pensiero di Simoncelli:
Lui, a differenza di altri, viene accusato di sorpassi troppo aggressivi e manovre al limite della scorrettezza, ma i sorpassi, le traiettorie a filo cordolo, l’adrenalina e i brividi sono l’essenza del motociclismo, senza non esisterebbe questo sport. Una corsa come quella di domenica in MotoGP non si vedeva da tempo: staccate incredibili, sorpassi border line, vuoi o non vuoi lui l’ha enfatizzata e resa una Signora gara […] Questa gente è lo spettacolo di cui il mondo motociclistico ha bisogno
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