Il ciclone Mocha che ha colpito domenica scorsa Birmania e Bangladesh non si arresta: sono almeno 145 le persone uccise dalla tempesta in Myanmar secondo i militari governanti del Paese. Secondo quanto riferiscono, la maggioranza delle vittime sembra provenire dalla minoranza Rohingya. La giunta aveva fissato il bilancio a 21 morti, ma i residenti locali avevano riferito alla BBC che i morti erano, in realtà, almeno 40.

Myanmar, ciclone Mocha: vittime in aumento

Secondo l’Onu, circa 800.000 persone sono state colpite da una delle più forti tempeste che hanno colpito la regione in questo secolo. Il ciclone Mocha è una tempesta di categoria cinque che ha colpito lo stato di Rakhine, nel Myanmar occidentale, così come le regioni di Sagaing e Magway. I suoi venti sono arrivati fino a 209 km/h. “Complessivamente 145 persone del posto sono state uccise durante il ciclone”, ha detto venerdì la giunta del Myanmar in una dichiarazione, secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa AFP. Secondo la dichiarazione, tra i morti c’erano 4 soldati, 24 locali e 117 persone della minoranza Rohingya.

Centinaia di case e di rifugi sono andati crollati e la comunicazione è stata resa particolarmente difficile e onerosa in diverse parti del Paese. Alcune persone sono ancora disperse. A Sittwe, la capitale dello stato di Rakhine, dove molte persone vivono in zone costiere basse, le strade sono state bloccate da alberi sradicati e tralicci elettrici caduti.

La tempesta non ha però fatto cessare il conflitto, anzi. Sono tante le segnalazioni di attacchi militari delle persone presenti sul posto a seguito del ciclone. Migliaia di persone sono fuggite dalle loro case nella regione nord-occidentale di Sagaing mentre l’esercito entrava nei villaggi sotto la copertura del ciclone. La comunità di Sagaing è una delle più forti in termini di resistenza contro la giunta militare. Da quando i militari hanno ripreso il potere con un colpo di stato il primo febbraio del 2021, la regione si è contraddistinta per essere una delle più feroci in termini di opposizione. La comunità ospita anche un discreto numero di gruppi armati della resistenza, noti come People’s Defence Force.

Mentre la tempesta si è rivelata particolarmente distruttiva per le sorti dell’ex Birmania, non ci sono segnalazioni immediate nel vicino Bangladesh, ma la tempesta ha distrutto migliaia di rifugi nel più grande campo profughi del mondo a Cox’s Bazar. Mocha arriva 15 anni dopo l’avvento di Nargis, uno dei cicloni più mortali dell’Asia, che anni fa si abbatté sul delta dell’Irrawaddy in Myanmar e causò la morte di 140.000 persone.