Benefici delle uova: quante ne mangiate all’anno? Il più grande consumatore in assoluto è la Cina, ma col Regno Unito, la Finlandia e svariati altri Paesi, il consumo quotidiano è consuetudine. Gli inglesi fanno colazione ogni giorno, come i nostri nonni che allevando le galline in casa le bevevano direttamente, bucando l’estremità. Oggi, ne consumiamo meno, per abitudini e per circostanze. Ne abbiamo parlato a Società Anno Zero, su Radio Cusano Campus, con Dario Dongo, esperto di Diritto Internazionale e fondatore di GIFT (Great Italian Food Trade e di Égalité Onlus).
Benefici delle uova, vanno sempre bene: sia a colazione, che a pranzo che a cena
Il costo è talmente irrisorio che è possibile risolvere i pasti con poco. Non importa che sia la colazione, il pranzo o la cena, basta una frittatina per venirne a capo senza troppo impegno. “L’allevamento di pollame è la forma di zootecnia più economica e diffusa. Una gallina produce 320 uova all’anno, si sfama una famiglia con un paio di figli in tranquillità, e si contribuisce a quella funzione essenziale di garantire cibo nutriente per tutti – ha spiegato l’avvocato – alcune ricerche consolidate, già a partire dagli anni ’70, dove fanno il punto sul valore nutritivo delle uova, si ha contezza della perfezione dell’alimento. Le uova contengono gli aminoacidi essenziali che il corpo umano non è in grado di metabolizzare in via autonoma, che deve ricevere dall’esterno per costruire le proteine essenziali che servono ai tessuti: nervosi, muscolari, cerebrali“.
550 tipi di proteine diverse
“Le proteine contenute nelle uova sono 550 tipi diversi, sono un alimento adatto anche ai vegerariani. E in più sono ricchi di vitamina D – ha sottolineato Dario Dongo – il 50% della popolazione globale ha una insufficienza di vitamina D, ossia quella sostanza che viene assimilata grazie all’esposizione solare. Non solo, riescono ad attribuire un senso di sazietà in tutti. Anche nei bambini“.
La ricerca dell’Università di Pechino
“Il centro di ricerche per la salute dell’Università di Pechino ha dimostrato come addirittura il consumo quotidiano di uova, quel 13% del campione, 430mila persone senza malattie pregresse, registrava un consumo quotidiano di un uova, sei alla settimana, e su questo campione si è registrata una diminuzione significativa delle malattie cardiovascolari – si è congedato Dongo – rovesciando l’idea falsa, diffusa nelle ultime decadi, secondo cui la presenza di colesterolo nelle uova andrebbe considerata con attenzione. Di qui deriva un consumo ridotto dell’alimento, invece no, un uovo al giorno riduce le malattie cardiovascolari“.