Lorenzo Delli Priscoli non è un artista, è un’esperienza. Canta, urla, piange, salta. Il suo stile unico lo sta sempre più facendo conoscere nel giro dei cantautori italiani. Tra live, nuovi singoli e libri, l’artista di via Oslavia si racconta in diretta a “Bagheera”, condotta tutti i giorni dal lunedì al giovedì in pieno drive-time e in radiovisione sul canale 264 del digitale terrestre dal cantautore Bussoletti e il sabato nell’edizione serale dalle 20 alle 22 per il “Bagheera Saturday Night Show” anche con personaggi iconici come il Maestro Mazza. Ecco i passaggi più importanti della loro chiacchierata.

Lorenzo Delli Priscoli, su Roma nord

“Massimo rispetto per chi arriva dalle periferie e ha lottato per raggiungere obiettivi importanti. Vorrei solo che si capisse che anche altrove la vita può non essere difficile. Ci fu il grande stupore quando Pietro Castellitto, figlio del noto attore Sergio, disse che Roma nord era come il Vietnam ma io capii subito il senso di quelle parole. Certe famiglie agiate possono essere complicate e corrosive per altre ragioni. Non basta avere un conto in banca cospicuo per essere felici. Ecco perché sostengo che la musica salvi i ragazzi a Roma nord.”

Lorenzo Delli Priscoli, il senso di “Direzione Anagnina”

“Racconto della storia d’amore tra due ragazzi di diversa classe sociale. Sembra un problema vecchio, che non esiste più, ma non è assolutamente così. Ci si può invaghire dell’aspetto fisico ma alla fine le diversità culturali escono fuori e non collimano mai. Lo racconta anche il film “Come un gatto in tangenziale” e tanta altra narrativa. Il verso che più colpisce della canzone è “Prendo la metro, sì ma da Ottaviano”. Perché a volte un gap esiste anche solo sulla fermata a cui si scende nella vita di tutti i giorno.”


Sui concerti

“A me piace molto cantare. Ho quattro musicisti che mi accompagnano con Francesco Arpino: al basso ho Marco Iecher al basso, Marzio Venuti Mazzi che fa musica irlandese del settecento nella vita, Nicola Russo che perde capelli di data in data e il messicano Alfonso Cetsall di Città del Messico. Ma il live è casino puro: scherziamo, facciamo lezioni universitarie, raccontiamo storiche.”

Sul Primo maggio

“Perché non ero nel cast? Forse sono troppo avanti? Magari mi chiamano per il due, tre o quattro maggio. Quelli che c’erano mi sembravano tutte un po’ uguali. Io invece amo dare letture su vari livelli per cui puoi scherzare ed essere leggero nell’ascolto oppure scoprire temi profondi che riguardano tutti noi. Leggerezza non vuol dire superficialità. La musica sono solo canzonette ma poi dice cose importanti.”

Sul libro omonimo

“Mi sembrava che questo libro, edito da Bordeaux, avesse più fili conduttori: la città di Roma, le donne, la musica, le vacanze. Poi ho capito che il filo era uno solo: la vita di Lorenzo, che altro non è che un pezzo della vita di ognuno di noi. L’introduzione è di Enzo Ghinazzi.”

Ecco il link del podcast dell’intera intervista a Lorenzo Delli Priscoli:

https://www.radiocusanocampus.it/it/lorenzo-delli-priscoli-e-arpino-concerto-a-settebagni

Ecco il video di “Direzione Anagnina” di Lorenzo Delli Priscoli: