L’Inter è pronta a vivere la sua notte da sogno. La finale di Istambul adesso è realtà. Tra 23 giorni la squadra di Inzaghi, contro il Manchester City di Pep Guardiola, si giocherà il trofeo più importante. In palio c’è la Champions League, un traguardo che all’inizio dell’anno sembrava impossibile da raggiungere. L’ambiente milanese è in fibrillazione, i tifosi non aspettano altro. Per commentare insieme City-Inter, Massimo Paganin, che con la maglia nerazzurra un trofeo europeo lo ha alzato al cielo, è intervenuto in esclusiva a Tag24.

City-Inter, Massimo Paganin rivela cosa si aspetta

L’Inter che arriva in finale è senza dubbio inaspettato, non era pronosticabile all’inizio dell’anno. Ci saranno anche state circostanze fortunate, ma non si può dire che non se la siano meritata”. Esordisce così Massimo Paganin in esclusiva a Tag24. L’ex difensore, che con la maglia dell’Inter ha collezionato oltre 100 presenze e vinto una Coppa Uefa, rivela cosa si aspetta da City-Inter e cosa pensa della squadra di Inzaghi. Hanno passato un girone difficile, in cui avevano Barcellona e Bayern Monaco. Molti pensavano che non avrebbe neanche passato il primo turno. E poi il Porto e il Benfica – ha aggiunto Paganin – che sulla carta non erano semplici e i nerazzurri sono andata avanti. Nell’andata e ritorno con il Milan non c’è stata storia, in 180 minuti hanno strameritato di passare. È una squadra che è cresciuta tanto nel corso della stagione e adesso aspettiamo di vedere cosa farà in finale. Questa è la Coppa dei dettagli, devi arrivare con i giocatori giusti in forma al momento giusto. Inzaghi ha fatto un ottimo lavoro e si trova a giocare il trofeo più importante”.

L’eventuale assenza di Mkhitaryan

A proposito di giocatori giusti al momento giusto però preoccupano le condizioni di Mkhitaryan alle prese con un infortunio alla coscia sinistra. Ma l’ex difensore predica calma: “Manca ancora un po’, non è facile fare una previsione. Immagino che lui voglia esserci e che il club cercherà di fare il possibile per recuperarlo. Si tratta di partite che in carriera rischi di giocare una volta sola nella vita. Il centrocampista armeno – dice ancora il dirigente sportivo – è un giocatore importante ma la rosa dell’Inter è profonda e Inzaghi ha fatto vedere che sa rotare i giocatori. La sua eventuale assenza sarebbe comunque superabile, vista la panchina non deve esserci né ansia, né stress. Proveranno a rimetterlo in campo ma si deciderà man mano. L’Inter – sottolinea Massimo Paganin – ha giocatori in grado di dare il loro contributo sempre, anche quelli che sono stati utilizzati meno. Chiunque entrerà in campo darà il 100%”.

La mission impossibile

In finale la squadra di Inzaghi se la vedrà con il Manchester City. Tanti sono quelli che pensano che l’Inter parta già battuta contro la strafavorita del torneo, ma non Massimo Paganin: “Il calcio è strano e tutte le partite iniziano da 0 a 0. Sulla carta non vince mai nessuno. Inutile dire che il City sia avanti, ma lo è dall’inizio dell’anno. È arrivata in fondo eliminando Bayern Monaco e Real Madrid. Ad oggi sono arrivati a segnare circa 160 gol in questa stagione se contiamo tutte le competizioni. È una squadra impressionante nei numeri e nei singoli giocatori, l’Inter lo sa. Ma non si parte per Istambul da sconfitti, la squadra di Inzaghi se la dovrà giocare”.

Una squadra da record e che fa paura, quella allenata da Guardiola, ma nonostante tutto l’Inter potrà dire la sua. “La differenza la fa l’abitudine a giocare determinate partite. Negli ultimi anni – dice l’ex difensore – il City ha fatto altre semifinali e finali. Sta vincendo ancora una volta la Premier League, che non è un campionato semplice, oltre alle coppe nazionali ed è evidente il percorso di crescita intrapreso con Guardiola. Stanno facendo un grandissimo lavoro e approcciano a gare del genere con uno stato d’animo diverso. All’Inter tutti, compreso l’allenatore, sono invece alla prima finale di Champions League. Molti l’affronteranno pensando che potrebbe essere la prima e l’ultima. Nel Manchester quasi tutti hanno già fatto finali e vinto, mentalmente sono più pronti. Quando lo hai già fatto sai che lo puoi rifare e Guardiola è un allenatore straordinario. La mentalità giusta però è quella di scendere in campo pensando che il diavolo fa paura ma se lo affronti impari a conoscerlo e capisci che la paura può essere superata. Questo è tutto ciò che dovrà fare l’Inter, che tra l’altro nel mezzo dovrà pensare anche alla Coppa Italia. Al di la di quello che possiamo celebrare del City – ha concluso Paganin – va detto che anche la crescita dei nerazzurri e di Inzaghi sono evidenti. In questi ultimi anni hanno portato a casa trofei importanti, manca solo lo scudetto all’appello e chissà, magari questa Champions”.