Sospensione mutui e altri adempimenti tributari in Emilia Romagna, per l’alluvione che ha colpito duramente la Regione. Nella giornata del 17 maggio 2023, si è tenuta una conferenza stampa durante la quale sono stati resi noti i primi interventi ufficiali del governo italiano rispetto alla situazione di emergenza scaturita a causa del ciclone mediterraneo che ha colpito le Regioni dell’Emilia Romagna e delle Marche. La crisi, che ha causato frane e inondazioni, dovrebbe essere gestita mediante un Decreto Legge, attualmente in fase di preparazione, che sarà discusso nel Consiglio dei ministri del 23 maggio.
Emergenza alluvioni in Emilia Romagna: sospensione mutui e adempimenti tributari
Per affrontare la crisi, il governo ha avviato varie iniziative. Tra queste, il Dipartimento della Protezione Civile ha preso provvedimenti per salvaguardare la popolazione e i loro beni, con una richiesta di fondi di 20 milioni di euro avanzata dal ministro per la Protezione Civile Sebastiano Musumeci. Allo stesso modo, il viceministro dell’Economia Maurizio Leo ha anticipato l’elaborazione di un piano d’emergenza che prevede la sospensione di tutti gli adempimenti e versamenti tributari nelle aree colpite, sia per individui sia per entità legali. Inoltre, è in corso un dialogo con l’Associazione Bancaria Italiana (ABI) per la sospensione dei versamenti delle rate dei mutui.
Alluvione Emilia Romagna: dove saranno sospesi gli adempimenti tributari
Il viceministro Leo ha spiegato che si sta procedendo all’individuazione dei comuni regionali interessati da disastri naturali. Una volta effettuato questo monitoraggio dettagliato, si procederà alla sospensione di tutti gli adempimenti tributari, sia in termini di pagamento che di ulteriori obbligazioni, per avere una mappatura completa dell’evento. Anche il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone, ha previsto la sospensione degli adempimenti e dei versamenti previdenziali e assistenziali.
Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha anche proposto la sospensione delle udienze civili e penali, nonché la sospensione dei termini per gli adempimenti contrattuali, delle cambiali e di tutti gli atti aventi forza esecutiva. Questa misura mira a dare un respiro necessario durante l’emergenza, fino a quando la situazione non tornerà alla normalità.
Il governo sta anche lavorando su diverse misure per supportare l’agricoltura, colpita pesantemente dall’alluvione. Tra queste, il differimento dei termini per i versamenti dei contributi previdenziali e assistenziali e l’espansione degli ammortizzatori sociali per i lavoratori a termine impiegati in agricoltura. Calderone ha sottolineato l’importanza di una valutazione attenta non solo dei territori, ma anche delle aziende coinvolte, per definire al meglio le misure nel prossimo decreto del governo.
Sospensione mutui in Emilia Romagna: l’Ordinanza
Il 12 maggio 2023 è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale l’Ordinanza della Protezione Civile dell’8 maggio, che consente alle banche di attuare immediatamente la sospensione dei mutui per coloro che hanno subito gravi disagi socioeconomici a seguito delle avverse condizioni meteorologiche in Emilia Romagna. Questa ordinanza segue la Delibera del Consiglio dei Ministri che ha dichiarato lo stato di emergenza per 12 mesi a seguito delle avverse condizioni meteorologiche che hanno colpito le province di Reggio-Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Ravenna e Forlì-Cesena da inizio maggio 2023.
L’articolo 11 dell’Ordinanza prevede la sospensione dei mutui per i soggetti coinvolti. In particolare, possono richiedere la sospensione dei pagamenti dei mutui coloro che detengono mutui relativi a:
- Edifici evacuati o inabitabili;
- Attività commerciali ed economiche, inclusa l’agricoltura, condotte nei medesimi edifici.
Questa richiesta può essere avanzata agli istituti di credito e alle banche, fino a quando l’immobile non torna ad essere abitabile o fino alla fine dello stato di emergenza.
La sospensione può riguardare l’intera rata del mutuo o solo la quota capitale. Per fare ciò, gli interessati devono presentare un’autocertificazione del danno subito, redatta ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica del 28 dicembre 2000, n. 445 e successive modificazioni ed integrazioni.
Banche e intermediari finanziari sono tenuti ad avvisare
Entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore dell’ordinanza, le banche e gli intermediari finanziari sono tenuti a informare i mutuatari, almeno mediante avviso esposto nelle filiali e pubblicato nel proprio sito internet, della possibilità di chiedere la sospensione delle rate.
Nell’informazione devono essere indicati i tempi di rimborso e i costi dei pagamenti sospesi, calcolati in base a quanto previsto dall’Accordo del 18 dicembre 2009 tra l’ABI e le Associazioni dei consumatori in materia di sospensione dei pagamenti. Deve essere indicato un termine per esercitare il diritto di sospensione, non inferiore a trenta giorni.
Nel caso in cui la banca o l’intermediario finanziario non forniscano queste informazioni nei termini e con i contenuti prescritti, le rate in scadenza fino al 4 maggio 2024 sono automaticamente sospese, senza oneri aggiuntivi per il mutuatario.