Il giorno dopo arriva sempre il tempo, per i più, per indicare colpe e soluzioni. Come sempre c’è qualcuno che attraverso il dono della sintesi alla fine crede di riuscirci. Così, al nostro Senatore Matteo Renzi, all’indomani delle violente alluvioni in Emilia Romagna, basta un tweet. Niente giri di parole per spiegarci che la colpa è del solito Conte e come la soluzione era sempre stata li: la ‘sua’ Italia Sicura. Nel più classico dei io ve l’avevo detto, il senatore scrive via Twitter: “Tutto il mondo politico si sta accorgendo FINALMENTE di quale follia sia stata la chiusura dell’unità di missione “Italia Sicura”, il progetto del mio Governo con Renzo Piano e Erasmo d’Angelis. Conte decise di eliminare quella struttura che combatteva il dissesto idrogeologico e questo è stato l’errore più grande dei grillini, persino più grande del reddito di cittadinanza o del superbonus”.
Tutto il mondo politico si sta accorgendo FINALMENTE di quale follia sia stata la chiusura dell’unità di missione “Italia Sicura”, il progetto del mio Governo con Renzo Piano e Erasmo d’Angelis. Conte decise di eliminare quella struttura che combatteva il dissesto idrogeologico e…
— Matteo Renzi (@matteorenzi) May 19, 2023
Renzi contro Conte storia vecchia di politica all’italiana
Parole senza appello che evidenziano come non ci sia mai stato dialogo tra i due nemici, stessa posizione in opposizione al governo Meloni ma obiettivi e metodi completamente all’opposto. Uno la nemesi dell’altro, mai veramente alleatati, neanche durante i fatti del Papete. Che Renzi e Conte si detestino è evidente, forse solo Calenda in questo momento sta sullo stomaco all’ex sindaco di Firenze più del capo dei cinque stelle. Troppo facile e troppo evidente, Renzi ha sempre fagocitato i propri alleati e vicini di schieramento. E se il lupo perde il pelo, il leader di Italia Viva non perde mai occasione per attaccare gli altri leader di opposizione. Arrivando a sferrare colpi proibiti anche all’interno della sua stessa alleanza elettorale. E nello stesso tempo però, nonostante la sua innata capacità di strategia politica, si fa una fatica immensa nel trovare attacchi del senatore della stessa durezza verso il governo Meloni.
Per il governo Conte è stato uno dei primi provvedimenti
Per quando riguarda le tappe di Italia Sicura, il progetto è stato aperto da Renzi nel 2014. Nel luglio 2018, i fondi e le relative competenze della struttura tornarono in capo ai singoli ministeri. Proprio in questa operazione che risiede la critica di Renzi che, attraverso le pagine de ‘il Riformista’, spiega come il venir meno di una cabina di regia nazionale sia stata la causa di tutto. Per il senatore di Italia Viva proprio questa mancanza di tempestività e organizzazione ha creato i presupposti per i disagi di oggi.
Italia Sicura, da Renzo Piano a fuori in una notte
Una svolta rivendicata con forza da Renzi, che precisa ai microfoni di Skytg24 come non sia stata una cosa unidirezionale: “L’avevamo messa in campo non con Renzi, ma con Renzo, Renzo Piano. Ora lo stesso senatore accusa Conte di averlo cancellato in notturna in un Consiglio dei ministri in materia di emergenza ambientale. Tutte le funzioni di contrasto al dissesto idrogeologico, di difesa e messa in sicurezza del suolo e di sviluppo delle infrastrutture idriche vennero trasferite al Ministero dell’Ambiente, allora retto dal Ministro Costa. Da allora ad oggi i problemi delle nostre valli e dei nostri fiumi restano evidenti come la certezza delle piogge primaverili. Quando però arrivano gli acquazzoni primaverili e ne arrivano come non mai, anche il migliore dei progetti può fallire. Perché ci vuole sempre cura e umiltà e non vanto e finalità politiche elettorali.