Elezioni Grecia 21 maggio 2023 saranno uno dei trend chiave di questo weekend. Il panorama politico della Grecia è al culmine di un’energica lotta per il potere in vista delle elezioni parlamentari del 21 maggio 2023. Questo scontro vede i principali attori del gioco politico – il partito conservatore della Nuova Democrazia, guidato dal primo ministro uscente Kyriakos Mitsotakis, e il partito di sinistra Syriza, guidato dall’ex premier Alexis Tsipras – sfidarsi per la supremazia dei 300 seggi del parlamento monocamerale greco.
Elezioni Grecia 2023: il problema coalizioni
Queste elezioni si svolgeranno in base a una legge elettorale che punta a favorire la formazione di coalizioni. Tuttavia, la politica greca è un campo minato, con partiti che hanno raramente formato alleanze a causa delle profonde divisioni ideologiche. Di conseguenza, ci aspettiamo un’interessante competizione tra una varietà di partiti che vanno dai socialisti del PASOK, alla destra pro-russa della “Soluzione Ellenica”, alla sinistra populista di MeRA25, all’estrema sinistra del KKE.
Elezioni Grecia 21 maggio 2023 in un clima di incertezza economica
Le elezioni arrivano in un momento in cui la Grecia sta lentamente riprendendosi da un decennio di crisi economica. L’economia greca ha registrato un modesto miglioramento, grazie alla crescita in settori come il turismo, la navigazione e le costruzioni. Tuttavia, la situazione economica resta precaria, con un debito nazionale pesante e livelli di disoccupazione elevati, specialmente tra i giovani. Inoltre, l’inflazione, alimentata da una crisi energetica, rimane una questione centrale per gli elettori.
Politica migratoria, questioni interne e Turchia
La questione migratoria e le questioni interne sono altri temi di rilievo. La Grecia ha adottato una linea dura nei confronti dell’immigrazione, causando polemiche a livello nazionale e internazionale. Allo stesso modo, la gestione del governo della pandemia e un recente scandalo di sorveglianza telefonica hanno suscitato preoccupazioni per lo stato di diritto e la libertà di stampa.
Inoltre, le tensioni tra Grecia e Turchia sulle questioni di confine nell’Egeo e nel Mediterraneo orientale aggiungono un ulteriore elemento di incertezza al panorama politico. La stabilità del futuro governo sarà fondamentale per gestire queste sfide geopolitiche.
Speranze e ambizioni dei leader
Entrambi i principali candidati premier hanno ambizioni forti: Mitsotakis spera di riuscire a formare un governo di destra forte e stabile, mentre Tsipras si propone di interrompere la tradizione delle dinastie politiche che hanno dominato la scena politica greca.
Alexis Tsipras, leader di SYRIZA, ha posto una forte enfasi sulla giustizia sociale e sulle politiche di redistribuzione della ricchezza. Con il suo mantra “Nessuno dovrebbe rimanere indietro“, Tsipras mira a rafforzare i programmi sociali e a investire in infrastrutture e risorse umane per ridurre la disuguaglianza e stimolare la crescita economica. Il leader di SYRIZA spera anche di poter negoziare un alleggerimento del debito della Grecia, un punto che ha causato tensioni con l’Unione Europea in passato.
Dall’altro lato, il Primo Ministro uscente Kyriakos Mitsotakis, leader della Nuova Democrazia, sottolinea la necessità di proseguire le riforme strutturali e liberalizzare l’economia per attirare gli investimenti stranieri. Mitsotakis sostiene che la stabilità politica e la disciplina fiscale sono fondamentali per garantire la ripresa economica del paese. Inoltre, il leader della Nuova Democrazia promette una politica migratoria più dura e una stretta cooperazione con l’Unione Europea e la NATO per gestire le tensioni con la Turchia.
Elezioni Grecia 21 maggio 2023: come funziona la legge elettorale
Gli elettori del Paese sono pronti ad esprimersi all’urna, con la vecchia legge elettorale ancora in vigore. In base a questa, 285 dei 300 seggi parlamentari saranno distribuiti proporzionalmente tra i partiti che superano la soglia del 3%. Un altro blocco di 12 seggi viene dalle “urne statali”, mentre i restanti 3 seggi saranno assegnati ai greci residenti all’estero, una novità per il sistema elettorale greco.
Se nessun partito riesce a ottenere la maggioranza, il Presidente della Repubblica greca incaricherà i leader dei partiti con più parlamentari di formare un governo. Se i tentativi dei primi tre partiti falliscono, verranno indette nuove elezioni. Ma dal prossimo turno elettorale, si utilizzerà il sistema proporzionale rafforzato, che assegna un bonus di seggi al primo partito in base alla percentuale di voti ottenuti, fino a un massimo di 50 seggi.
In totale, quasi 10 milioni di greci sono chiamati a votare. Inoltre, per la prima volta, oltre 400.000 giovani tra i 17 e i 21 anni avranno l’opportunità di esprimere il proprio voto, rendendoli un fattore cruciale nelle elezioni. Un sondaggio recente ha indicato che la maggioranza dei giovani si orienta verso Syriza o Nuova Democrazia, ma esiste anche una significativa incertezza.
Le proiezioni attuali suggeriscono che la competizione tra Nuova Democrazia e Syriza sarà serrata, con un vantaggio previsto per il primo di circa 5 punti percentuali. I sondaggi indicano anche che la maggioranza dei cittadini è favorevole a coalizioni tra partiti per formare un governo.