Rissa Alkmaar-West Ham – Il triplice fischio finale dell’arbitro nella semifinale di ritorno della Conference League, ha sancito la qualificazione della alla finale della terza competizione europea della squadra inglese del West Ham che contenderà nella finalissima di Praga il trofeo alla Fiorentina e che da oltre 50 anni non accedeva ad una partita finale di una competizione continentale.
Forte del vantaggio acquistito nella parita di andata con il risultato di 2-1, i londinesi si sono presentati a giocare all’AFAS Stadion con la convinzione di conseguire un risultato positivo anche nel partita di ritorno. E così è stato: punteggio finale, Az alkaamar -West Ham 0-1.
Dopo la partita tra la rassegnazione e lo sconforto dei giocatori dell’Az e la gioia incontenibile dei calcatori della squadra inglese che sono andati a ricevere il giusto tripudio dai loro sostenitori è accaduto l’impensabile.
Rissa Alkmaar-West Ham: l’accaduto
Una rissa è scoppiata al termine della gara valida per la semifinale di ritorno della Conference League. Ultras dell’Az alkaamar si sono scontrati coi giocatori del West Ham, o meglio i giocatori del West Ham sono dovuti intervenire in seguito ad un’aggressione dei tifosi olandesi verso il settore centale dello stadio riservato a sostenitori nonché familiari dei calciatori.
Dopo tanto caos, molti spintoni e la tensione che si avvertiva tra tutti i presenti, a ristabilire la condizione di normalità, l’intervento repentino della polizia coadiuvata dagli steward e dai componenti di tutti e due le panchine che avevano nel frattempo cercato di contenere nel limite del possibile le avanzate aggressive dei psedotifosi.
Purtroppo, la partita tra Az e West Ham, non sarà solo ricordata per l’importanza sportiva, la UEFA dopo ieri sera, non starà ferma e dopo le relazioni dei propri commissari presenti all’evento calcistico, avvierà le indagini e comminerà secondo quando prevede regolamento e statuto le dovute sanzioni proporzionate agli accadimenti.
Rissa Alkmaar-West Ham: il video
Dalle riprese amatoriali, ovvero dai video postati sui social e che da ieri sera stanno facendo il giro del web, abbiamo modo di vedere le scene di ordianaria follia, nelle quali si sono dovuti inserire anche i calciatori del Wast Ham che pochi minuti prima avevano finito di festeggiare sotto la loro curva la qualificazione alla finale di Conference League. Attimi di terrore che hanno coinvolto anche i componenti familiari dei tesserati del Wast Ham che sedevano nella parte centrale della tribuna a loro riservata.
Michail Antonio e Said Benrahma, sono i giocatori più animati, ovvero che che si sono sentiti in dovere maggiormente di intervenire a difesa dei familiari e che tra le altre cose sono stati bersaglio di minacce verbali oltra che di quelle fisiche.
Da come si evince dal video, un centinaio di supporters incappucciati di nero dell’Az da un altra zona dello stadio è ruscito ad oltre passare la recinzione di separazione fra settori creando non pochi problemi e non curandosi del fatto che erano presenti anche dei bambini.
Rissa Akaamar West Ham: le parole dell’allenatore David Moyes
A fine partita, dopo che gli animi concitati degli aggressori sono stati placati dall’intervento delle autorità preposte, aiutate anche dai protagonisti della partita, l’allenatore del West Ham, David Moyes ha rilasciato alla stampa olandese queste parole:
“Anche i miei genitori e i miei amici erano sugli spalti. Ho visto solo dopo quello che è successo
Gli hollingas olandesi
Il calcio, nel senso di Istituzione ha sempre comabattuto la volenza. Nel corso del tempo purtroppo accadimenti di violenza inaudita si sono hanno portato a molte vittime.
Erano gli anni 70 e 80. Nel 1985 con la tragedia dell’Heysel, dove morirono molti tifosi della Juventus, in occasione della finale di Coppa Campioni tra Liverpool e Juventus, il calcio prese definitivamente una decisone e sancì soprattutto con l’ausilio della federazioni nazionali la nascita della lotta alla violenza negli stadi.
Di lì in poi, vari decreti e diverse procedure messe in atto per tenere lontano le persone che non centravano nulla col gioco del pallone hanno preso piede e si sono imposti definitivamente a tutela di quanti invece il calcio come lo sport in generale lo hanno sempre amato.
I gruppi che portavano avanti la violenza a tutti costi e nonostante tutto, erano rappresentati dagli hooligans. Le frange più estreme e pericolose si sono ritrovate da sempre in Inghilterra e in Olanda. Loro sono sempre stati mossi dalla voglia di spaccare tutto, creare disordini e perpetrare violenza, senza andare mai alla cercare di matrici politiche, senza voler mai affermare principi fascisti e antisemiti. Ieri sera, il mondo intero, l’Olanda e l’Inghilterra hanno rivissuto per un pò il terrore di quegli anni. Sperando che non accada mai più, attendiamo che i colpevoli vengano definitivamente estromessi dai luoghi dove lo sport regna, sempre e comunque, nella vittoria e nella sconfitta.