Il Bollettino mensile della Bce traccia la strada da seguire in relazione all’obiettivo di ridurre l’inflazione nell’Eurozona. A tal proposito, il Consiglio direttivo della Banca centrale “continuerà a seguire un approccio dipendente dai dati per determinare un livello e una durata della restrizione adeguati“.

L’istituto presieduto da Christine Lagarde spiega come “le decisioni sui tassi di riferimento continueranno a essere basate sulla valutazione del Consiglio direttivo circa le prospettive di inflazione alla luce dei dati economici e finanziari più recenti, della dinamica dell’inflazione di fondo e dell’intensità della trasmissione della politica monetaria”.

I tassi di interesse di riferimento della Bce restano lo strumento principale utilizzato dal Consiglio direttivo per definire l’orientamento di politica monetaria. In parallelo, il Consiglio direttivo continuerà a ridurre il portafoglio del programma di acquisto di attività (PAA) dell’Eurosistema a un ritmo misurato e prevedibile. Coerentemente con tali principi, il Consiglio direttivo prevede di porre fine ai reinvestimenti nell’ambito del PAA a partire da luglio 2023.

Bce sull’obiettivo inflazione al 2%: “Tassi di riferimento su livelli restrittivi finché necessario”

Il report mensile emanato da Francoforte sottolinea come la guerra russa contro l’Ucraina continui a rappresentare “un significativo rischio al ribasso per l’economia” europea.

Il riacutizzarsi delle tensioni nei mercati finanziari, se dovesse persistere, porrebbe rischi al ribasso per le prospettive di crescita, in quanto potrebbe determinare un inasprimento superiore alle attese delle condizioni creditizie in senso più esteso, ripercuotendosi sul clima di fiducia.

Le decisioni future del Consiglio direttivo della Bce “assicureranno che i tassi di riferimento siano fissati a livelli sufficientemente restrittivi da conseguire un ritorno tempestivo dell’inflazione all’obiettivo del 2 per cento nel medio termine e siano mantenuti su tali livelli finché necessario”.

Intanto, proseguono i progressi nel mercato del lavoro nell’Eurozona. Il bollettino della Banca centrale europea rivela come il tasso di disoccupazione si sia collocato al 6,5 per cento nel marzo 2023. Un dato che segna un leggero miglioramento rispetto al 6,6 per cento del mese precedente. La disoccupazione, poi, si attesta ad un livello inferiore di 0,8 punti percentuali rispetto a quella precedente alla pandemia, nel febbraio 2020.