La Puskas Arena di Budapest è lo stadio che ospiterà la finale di Europa League il prossimo 31 maggio, ma che già due anni fa, durante Euro 2020, avevo ospitato match di primissimo livello. Come Wembley per l’Inghilterra, anche l’impianto ungherese è ad uso esclusivo della nazionale e per le partite internazionali.
Tutto sulla Puskas Arena di Budapest
Costruito sulle macerie del precedente Puskás Ferenc Stadion, storico stadio inaugurato nel 1953 su progetto di Dávid Károly, l’attuale impianto rispetta la relazione con il passato, aspetto fondamentale per l’architetto che realizzò il progetto, ossia Skardelli György. La scelta di costruire lo stadio dove si trovava il precedente ha permesso di mantenere la particolare assialità all’interno della griglia urbana.
Il nuovo impianto ha una capienza di 67mila spettatori, i quali, oltre ad assistere alla partita, potranno usufruire di un’infrastruttura ultramoderna, con sistema di illuminazione ed audio di assoluto livello. Per quanto riguarda la struttura, le tribune sono disposte su tre anelli, con aree vip che possono ospitare fino a 4000 persone, spazi che, a seconda degli eventi possono subire modifiche di capienza. Oltre a questi ci sono 88 sky box che possono ospitare dai 12 ai 60 ospiti l’uno e al loro interno viene offerto un servizio catering raffinato. Per quanto riguarda il lato estetico, lo stadio è contraddistinto, proprio per la texture dell’involucro, da un continuum visivo con lo spazio esterno.
Come per gli stadi più importanti, anche all’interno della Puskas Arena sono presenti numerosi uffici e vaste aree dedicate alla hospitality. Inizialmente avrebbe dovuto ospitare un albergo da circa 150 camere, oltre a campi attrezzati per svolgere oltre 20 discipline sportive diverse e una pista d’atletica collocata alla conclusione del terzo anello con una vista panoramica sulla città di Budapest. L’impianto può ospitare anche grandi concerti, con la capienza che può essere incrementata di altri 10mila spettatori. Visto la sua posizione, all’interno della città, l’incentivo fin da subito è stato quello di utilizzare i mezzi pubblici, caratterizzato da svariate linee di filobus e dalla stazione ferroviaria Budapest-Keleti, dotata di un interscambio con le linee 2 e 4 della metropolitana.