Inizieranno con un convegno presso l’istituto Morvillo Falcone di Brindisi, alle ore 10.30, le commemorazioni in ricordo di Melissa Bassi, la sedicenne morta nell’attentato di 11 anni fa. Sarà un’occasione per riflettere su quanto accaduto, prima del tradizionale corteo che, percorrendo le vie di Mesagne, arriverà in chiesa per la celebrazione in memoria della vittima e poi al cimitero comunale, per visitare la sua tomba. In tanti le renderanno omaggio, come già stanno facendo sui social.

Melissa Bassi attentato: sono passati 11 anni. La ricostruzione della strage

Sono le 7.45 di mattina del 19 maggio 2012. Davanti all’istituto tecnico-professionale Morvillo Falcone di Brindisi gli studenti si apprestano a compiere il tragitto che li separa dall’entrata, prima che suoni la campanella. Un gruppetto di loro è appena sceso dall’autobus: arrivano da Mesagne, un piccolo comune situato a qualche chilometro di distanza. Scendono, si incamminano verso la scuola, ma, all’improvviso, vengono colpiti da un’esplosione. A causarla è una bomba artigianale fatta scoppiare a distanza attraverso l’uso di un telecomando. Contiene sodio, carbone e zolfo, come sarà accertato in seguito. L’onda d’urto che ne deriva ferisce decine di persone, provocando loro lesioni e ustioni gravi.

Gli attimi che seguono sono terribili: mentre viene dato l’allarme, coloro che hanno assistito si precipitano in strada per soccorrere chi è rimasto coinvolto. Attorno il paesaggio è di desolazione: ci sono libri, zaini, oggetti personali. Ma ci sono anche gli studenti, ustionati, feriti, sconvolti. Tra loro c’è la sedicenne Melissa Bassi. Appare fin da subito la più grave: viene ricoverata ma, nonostante i tentativi dei medici, non riesce a salvarsi. Una strage nella strage, che tutti fanno fatica a concepire. Ne parlano i media, i giornali. C’è chi si reca sul posto nel tentativo di seguire da vicino la faccenda. È una la domanda che tutti si pongono: chi può aver deciso, vigliaccamente, di colpire una scuola?

Si punta il dito contro la criminalità organizzata. L’allora sindaco di Brindisi, Mimmo Consales, fa addirittura un nome: dice che è stata la Sacra Corona Unita, un’associazione di stampo mafioso attiva in Puglia. Mentre partono le indagini, tutte le scuole adiacenti vengono evacuate, per precauzione. L’ipotesi è che si sia trattato di un atto “dimostrativo”, visto che di lì a pochi giorni ci sarebbe stata una manifestazione in ricordo della strage di Capaci. Il governo ordina tre giorni di lutto nazionale. Nelle scuole di tutta Italia partono cortei di protesta per l’accaduto. Poi arriva la svolta: gli inquirenti scoprono che l’attentato è opera di un solitario, che ha agito per motivazioni personali. A finire in manette è il 68enne Giovanni Vantaggiato. Davanti agli investigatori dirà di aver orchestrato la strage per “vendicarsi” di una truffa subìta dallo Stato. Sarà condannato all’ergastolo.

Le commemorazioni in programma per oggi

Nel giorno dell’anniversario saranno in tanti a rendere omaggio alla vittima dell’attentato. Per l’occasione, presso l’istituto Morvillo Falcone si terrà, alle ore 10.30, un incontro tra gli studenti e lo scrittore Massimo Caponnetto. Alle 11, a Mesagne, partirà invece il tradizionale corteo in ricordo di Melissa Bassi: percorrendo le vie del paese si arriverà fino alla Chiesa Matrice – dove si terrà una celebrazione liturgica – e poi presso il cimitero comunale. Sarà l’occasione per riflettere, anche a 11 anni dai fatti, sulla gravità di quanto accaduto, ricordando la giovane vita spezzata.

Ero a Brindisi […]. Non dimenticherò mai quei quaderni, diari ridotti a brandelli, il sangue per terra, il terrore di chi abitava lì vicino e la testimonianza di chi mi raccontò quel che aveva sentito o visto,

ha scritto un’utente sui social. Come lei sono in molti ad avere ancora ben impresso nella mente quel giorno di maggio.