Quando andrà in onda Report? Sigfrido Ranucci è una colonna portante del servizio pubblico, anche più di Fabio Fazio perché il suo è l’unico programma di inchiesta libero ed indipendente nonostante le idee politiche di chi lo conduce. La nuova Rai targata Giorgia Meloni lo sa bene, così come Matteo Salvini ed infatti nessuno ha mai osato davvero pensato di chiudere il programma. La sommossa popolare sarebbe stata totale, ma ci sono altri mezzi più biechi per poterlo danneggiare. Uno di questi secondo gli ultimi rumors sarebbe lo spostamento alla domenica sera al posto di Fabio Fazio. Una promozione per molti, non per chi crede che ai cittadini interessi più il posticipo di Serie A delle indagini sul nostro Paese. Le parole dì Sigfrido Ranucci sono quelle di un giornalista che lancia un allert a chi sarà chiamato a compiere decisioni nelle prossime settimane.

Quando andrà in onda Report? Ranucci fa chiarezza sull’ipotesi di sostituire Fazio

Sigfrido Ranucci intervenuto ai microfoni di “Un giorno da pecora” ha voluto chiarire dei passaggi molto importanti, confermando di fatto Report per la prossima stagione ma spiegando che uno spostamento alla domenica sera è altamente improbabile:

“Io non so nulla di ufficiale e nessuno mi ha detto nulla, l’unica cosa che posso immaginare, conoscendo l’azienda, e che quando ti trovi all’ultimo momento, conoscendo le scadenze che ci sono è che qualcuno possa aver immaginato un modo per ‘metterci una pezza’. Chi deciderà, lo farà e non con troppa calma, visto che i tempi sono stretti.”

Ranucci sottolinea che Report e il lavoro fatto in questi anni meritano rispetto, ma anche garanzie perché il pubblico si aspetta un determinato tipo di prodotto è così continuerà ad essere:

Sono un dipendente dell’azienda e cerco di fare ciò che mi viene chiesto nel miglior modo possibile. Ma con delle garanzie. Bisogna portare rispetto a Report e alla sua storia, se qualcuno vuole strumentalizzare sbaglia, se qualcuno vuole mettere in difficoltà la trasmissione, spostandolo in condizioni difficili, sbaglia. Uno spostamento alla domenica per sostituire Fazio non lo vedo né come una promozione né come un ridimensionamento, anche perché pensare di spostare Report per danneggiarlo è come il marito che si taglia gli zebedei per fare un dispetto alla moglie”.

Il commento all’addio di Fazio e all’importanza di programmi come Report

Sigfrido Ranucci è un giornalista con la g maiuscola, esattamente come Fabio Fazio e quindi è chiaro che il suo addio alla Rai con il possibile arrivo di volti cari al governo non può essere accolto positivamente. Il servizio pubblico perde un fuoriclasse anche per lui, che lancia anche un monito a proposito dei possibili nuovi conduttori:

Parlo da dipendente Rai: l’addio di Fazio, autore straordinario, per me è una perdita. Trovo bruttissime, antipatiche e ingiuste tutte le polemiche di questi giorni sui suoi compensi, anche perché leggo di nomi che dovrebbero sbarcare in Rai, di persone che hanno scritto delle cialtronerie sull’azienda, sui suoi dipendenti, su Report e sul sottoscritto. Come dirigente Rai non li vorrei mai vedere nei nostri corridoi”.

Ranucci poi si sofferma sull’importanza del programma, lanciando poi al nuovo ad Roberto Sergio e ai futuri direttori in pectore un monito che dovrebbero ricordare come un mantra:

Report non è di Ranucci, né di chi amministra oggi ieri o domani la Rai ma del pubblico che paga il canone”.


Aggiungeremmo che Report è la storia della televisione italiana con le tante, coraggiose inchieste portate avanti. Il giornalismo non deve avere colore e deve essere sempre indipendente, Ranucci ha dimostrato negli anni sul campo di meritare di portare avanti la sua squadra di inchiesta. Staremo a vedere nelle prossime settimane, probabilmente il 20 giugno a Napoli, durante la presentazione dei nuovi palinsesti Rai e con l’annuncio dei nuovi direttori, come il servizio pubblico deciderà di portare avanti la sua missione informativa.