Ghali e Guè, canzone con Sixpm per due tra i massimi esponenti del rap italiano. “Puta” è il brano nato dalla collaborazione di questi tre artisti che arriva in radio e nei digital store da venerdì 19 maggio 2023. Le sonorità di Ghali incontrano il sound di Guè grazie alla produzione del compositore e beatmaker Sixpm.

Ghali e Guè, canzone con Sixpm: testo “Puta”

Ecco il testo ufficiale di “Puta” di Sixpm in collaborazione con Ghali e Guè:

Ah

Lei mi parla arabo ma è latina
Baby, potevi dirmelo prima
Fabio tira e dice “wow”
Sì, ma non prenderne un’altra finché non sale la prima

Mamacita resta sveglia tutto il weekend
La polvere che ho in faccia non è glitter
Sono storto come le sighe di Jigen
Aiuto, aiuto, qua mi serve un drug sitter

Indossa bene il deserto e vende la neve in Alaska
Se il mondo non è mio, il mondo è tuo, prendo e lascio
Quando vedo te penso a Dio e la galassia
Sono italiano anch’io, sì, ma di un’altra pasta

Baby, da come lo muovi io so già cos’hai vissuto
Il tuo corpo sembrano lе strade dove son cresciuto
E sullе tue colline, come Blanco, corro nudo
Io posso morire, giuro, sì muovi quel culo

E fanno “uh, ah” tutti quando passa
Scusa, ma penso a lei sopra di me
Una so che non le basta
Puta, io sono peggio di te

“Uh, ah” fanno quando passa
Uffa, quand’è che sali su di me?
Una so che non le basta
E lei ne vuole un’altra
E lei ne vuole un’altra

Lei parla italiano, ma è rumena
Illuminata dalla luna piena
Dovevo saperlo, lei non si frena
Aveva ragione mia drema, questa tipa ha un problema

Esperto nel campo, Bruce Wayne
Queste ladies mi amano proprio come Cool J, ehi
Mettiamolo in chiaro, I don’t play
Io non sono l’anello, ma tutta la fottuta chain

Lei è una fashion killa come Riri con Rocky
Io e Six siamo fratelli come Kenshiro e Toki
Io e Ghali siamo kho, io non lovvo queste hoes
Paga caro questo flow, brodi, è un lusso per pochi

Oh, problemi di cuore senza cardiologo
Alla mia cattiva stella, sì, non serve l’astrologo
Poco ma sicuro, sì you know
Che finisco i soldi quando lei muove quel c*lo

E fanno “uh, ah” tutti quando passa
Scusa, ma penso a lei sopra di me
Una so che non le basta
Puta, io sono peggio di te

“Uh, ah” fanno quando passa
Uffa, quand’è che sali su di me?
Una so che non le basta
E lei ne vuole un’altra
E lei ne vuole un’altra

Baby, so che non c’è amore, restan solo poche ore
E tu rimani fino a quando ce n’è
Dici che non sei come tutte le altre
Il fatto è che, forse, tutte le altre qua sono come te

E vuoi volare, sciare, fumare e farti le pare
È questo il tuo fottuto Gioca Jouer
Dici che non sei come tutte le altre
Il fatto è che, forse, tutte le altre qua sono come te

E fanno “uh, ah” tutti quando passa
Scusa, ma penso a lei sopra di me
Una so che non le basta
Puta, io sono peggio di te

“Uh, ah” fanno quando passa
Uffa, quand’è che sali su di me?
Una so che non le basta
E lei ne vuole un’altra
E lei ne vuole un’altra

Chi è Sixpm?

Andrea Ferrara, questo il vero nome di Sixpm, è un producer napoletano (ma arrivato a Milano da giovanissimo) che unisce sonorità hip hop, trap e sound anni Ottanta nei suoi lavori. A soli 17 anni fonda il team di produzione 2nd Roof insieme a Pietro Miano e poi si trasferisce Oltreoceano, prima a Los Angeles e poi a New York.

Nonostante la lontananza prosegue la sua attività di produttore di artisti importanti del panorama urban italiano come Fedez, Marracash, Club Dogo e Salmo. Tra i suoi successi più recenti citiamo “Chico” di Guè in collaborazione con Rose Villain e Luchè del 2020, “Gvesvs” di Guè del 2021, “Elvis” e “Gangsta Love” di Rose Villain dello stesso anno. E ancora “I love you baby” di Jovanotti del 2022 e il disco di debutto di Rose Villain “Radio Gotham” del 2023.

Guè e Ghali: le polemiche del passato

Pace fatta quindi per Guè e Ghali? Sono lontani i tempi dei botta e risposta attraverso i giornali. Dichiarava tre anni fa Guè al Corriere della Sera:

Ghali è un fake. Appartiene all’universo fashion: non sarà mai un idolo del mondo di colore.

Ghali non ha mai risposto direttamente a lui, ma ha fatto un discorso generico, sempre attraverso le pagine del Corriere, nei confronti degli hater:

Comprendo che chi è cresciuto in un contesto tradizionale e senza contaminazioni possa avere delle resistenze: in Italia abbiamo cominciato a mischiarci adesso. Quando penso a chi mi attacca mi vengono in mente quelle tribù dell’Amazzonia che vedono un drone volare e cominciano a scagliare le frecce in cielo.

Aveva aggiunto poi Guè a Rolling Stone qualche tempo dopo rispetto alle dichiarazioni iniziali:

Io non sono razzista né omofobo ma vedere un rapper che va in giro vestito da donna con la borsetta mi fa ridere, che poi almeno fosse gay… Sono cose assurde.

Ormai queste parole sono solo un lontano ricordo…