Massimo Ambrosini ha postato su Instagram una foto insieme a Roberto Baggio, mentre erano al concerto di Bruce Springsteen in Emilia Romagna. I fan sono impazziti nei commenti, tra chi ha apprezzato, e chi no.

Nonostante le polemiche social, il cantante statunitense si è esibito a Ferrara, città risparmiata dal maltempo che ha colpito la regione emiliana in questi giorni. Il bilancio attuale è di ben 13 morti, e potrebbe aggravarsi.

Massimo Ambrosini e Roberto Baggio al concerto di Bruce Springsteen

L’ex calciatore del Milan, dal suo profilo Instagram, @massimoambrosini ha pubblicato un selfie con il Divin Codino, tra la folla dei 50mila:

«Vai da Springsteen e incontri ROBI BAGGIO
I numeri uno si riconoscono
».

I commenti sotto al post

La foto dei due volti noti del calcio, non è passata inosservata, e ha suscitato tutta una serie di reazioni nei commenti, tra chi ha acclamato i calciatori, e chi si è schierato contro, pur riconoscendo la loro grandezza calcistica.

@gurinidanilo scrive: «Voi due siete forti, ma quello dietro è il vero fenomeno ????????»; @x123lele123x ironizza dopo Inter-Milan di Champions League: «Ti sei ripreso? Martedì non ridevi e ieri in telecronaca eri tutto abbacchiato!!! Clown????????». @giusytaticchi chiede: «...e Springsteen non è sceso dal palco?!???! ????»; lucas._73 afferma: «I Campioni si ritrovano sempre ❤️????»; @theothecat annuncia: «Wowww che Figo!»; @teoforghieri dice: «Grandissimi Roby e Ambro????????????????????????????????????❤️»; @barbararatti75 felice: «C’e anche mio marito ????».

Tra questi, anche lo storico telecronista del Milan, Carlo Pellegatti, che esclama: «Arsenio Lupin e Zucchero Filato», citando i due soprannomi di Ambrosini e Baggio ai tempi in cui giocavano tra i rossoneri.

Poi arrivano i commenti negativi riguardo la situazione in Emilia: @davidegilda precisa: «Credo comunque sia irrispettoso che a pochissimi km di distanza da una tragedia che sta colpendo migliaia di persone si faccia un concerto…non è per polemica ma per valori e sensibilità che credo vi appartengano…spero!..di Roby ho appena restaurato le mie ultime scarpe coi tacchetti Diadora azzurre special edition con tanto n°10 sulla linguetta..poi sono milanista quindi nutro una stima infinita anche per te Ambro!!.. Semplicemente il mio punto di vista????»; @briglio1900 commenta amareggiato: «Siete arrivati col gommone…??? Mi dispiace ma con la situazione attuale in Emilia Romagna già non si doveva proprio fare il concerto, in più personaggi come voi avrebbero dovuto disertare!!!».

Le polemiche già dalla vigilia per il concerto di Bruce Springsteen, messe a tacere dal suo promoter e dal sindaco

La vigilia del concerto di Bruce Springsteen è stata segnata dalle tante polemiche per via del maltempo che ha messo in ginocchio la vicina Emilia Romagna, provocando anche delle vittime, evacuazioni, e danni per miliardi. Alla fine però, il cantante e chitarrista americano è riuscito a salire sul palco del Parco Urbano Giorgio Bassani di Ferrara, davanti a circa 50mila persone che avevano comprato da mesi il biglietto, e che arrivavano addirittura da tutta l’Europa, per assistere alla prima delle tre date italiane del Boss, con la sua E Street band.

Molti utenti hanno richiesto di annullare o rinviare la manifestazione musicale, anche per le difficoltà logistiche che si sono presentate, ma soprattutto, in segno di solidarietà con il territorio martoriato dall’alluvione. Alcuni hanno scelto di rimettere in vendita il biglietto e di rinunciare al concerto, altri hanno invece preso parte a quest’ultimo.

La complessa macchina organizzativa non si è fermata, come spiegato dallo storico promoter di Springsteen, Claudio Trotta di Barley Arts. Dal momento che l’area di Ferrara non è zona rossa, i convogli messi a disposizione da Trenitalia sono stati confermati e tutto è andato avanti, «nella massima sicurezza e nel massimo rispetto delle esigenze di tutti».

Stessa cosa per il sindaco della città Alan Fabbri, che ha precisato che il concerto, «vista l’enorme complessità», non poteva «prevedere rinvii o annullamenti dopo aver coinvolto migliaia di lavoratori» e «migliaia di turisti provenienti da ogni parte del mondo, che hanno comprato un biglietto aereo, una stanza d’albergo per diversi giorni. Da ex sindaco di Bondeno che ha vissuto il terremoto del 2012 in prima linea, non ho mai chiesto che l’Italia o la Regione fermassero campionati, eventi e produzione di aziende per solidarietà nei nostri confronti. Primo perché non risolve nulla, se non creare altri danni economici a territori, lavoratori e imprese che hanno investito ingenti somme per la realizzazione dell’evento, secondo perché è un livello di demagogia che non mi appartiene». Il primo cittadino ha fatto inoltre presente che la città ha adottato: «Il comune di #Faenza, uno dei più colpiti, per dimostrare fattivamente tutta la nostra solidarietà», donando 10mila euro e attivando una raccolta fondi.