Superbonus in 10 anni senza la cessione dei crediti d’imposta o lo sconto in fattura: arrivano le prime indicazioni dell’Agenzia delle entrate sulla detrazione del vantaggio fiscale nella dichiarazione dei redditi del 2024. Lo strumento dello spalmacrediti andrà a vantaggio dei contribuenti che abbiano fatto lavori in superbonus con spese sostenute sul 110% del 2022, ma che non abbiano abbastanza capienza fiscale per detrarre quanto spettante nei quattro anni previsti dalla disciplina ordinaria. L’allungamento delle rate del superbonus da quattro a dieci è arrivata con la conversione in legge del decreto di blocco dei crediti e degli sconti. La chance riguarda tutti gli interventi con il 110%.
Superbonus, detrazione dichiarazione dei redditi 730 precompilato: quali bonus e come fare
Superbonus in dieci anni senza la cessione dei crediti d’imposta o lo sconto in fattura, ma con la sola detrazione fiscale: l’Agenzia delle entrate ha pubblicato le prime indicazioni relative allo strumento dello spalmacrediti. Innanzitutto, la possibilità di detrazione allungata riguarderà i lavori in superbonus, compresi quelli del sismabonus, dell’efficientamento energetico, dell’installazione degli impianti di fotovoltaico e delle colonnine di ricarica dei veicoli elettrici. Inoltre, come chiarisce l’Agenzia delle entrate, sarà introdotta una specifica opzione per poter scegliere di detrarre il bonus in dieci anni. I contribuenti potranno utilizzare questa opzione all’interno della dichiarazione dei redditi del 2024.
All’interno dell’area riservata del contribuente, dove si trova il modello 730 precompilato, l’Agenzia delle entrate spiega che, nella dichiarazione dei redditi del prossimo anno (anche se riferita al periodo d’imposta 2023), si potranno detrarre le spese sostenute dal 1° gennaio al 31 dicembre 2022 da ripartire in 10 quote. La detrazione allungata sarà a discrezione del contribuente che potrà scegliere anche di continuare a detrarre in quattro anni, nel caso in cui dovesse disporre di sufficiente capienza fiscale.
Bonus 110% spese sostenute nel 2022: prime indicazioni Agenzia delle entrate per il 2024
Con le indicazioni dell’Agenzia delle entrate, i contribuenti potranno detrarre in più anni le spese di tutte le tipologie di superbonus. Rispetto alla normativa di riferimento, nell’attuale dichiarazione dei redditi 2023 il contribuente dovrebbe inserire le spese sostenute nello scorso anno per la prima di quattro quote. Può continuare a farlo nel caso in cui dovesse decidere di non avvalersi dello strumento dello spalmacrediti nel 2024. I contribuenti che volessero detrarre in dieci anni dovranno osservare, invece, un anno “sabbatico” nella dichiarazione dei redditi: la prima delle dieci quote dovrà partire, necessariamente, dal 2024 per concludere la detrazione nel 2033.
Superbonus detrazione dichiarazione se non si può con cessione crediti e sconto in fattura
Ulteriore indicazione dell’Agenzia delle entrate sullo spalmacrediti del superbonus riguarda l’attuale dichiarazione dei redditi. Nel modello 730 precompilato non dovrà essere indicata la prima rata, opzione che il contribuente può far valere tra un anno sulle spese del 2022. Nella dichiarazione dei redditi 2024, spiega ancora l’Agenzia delle entrate, non sarà presente un modello specifico o un determinata comunicazione da trasmettere. Semplicemente, l’opzione dovrà essere esercitata nel modello del prossimo anno, optando per la detrazione in dieci anni. Con una particolare attenzione: se il contribuente dovesse scegliere lo spalmacrediti del superbonus, non avrà la possibilità di tornare indietro.
Si tratta di una scelta irreversibile che il contribuente non potrà cambiare nemmeno tramite l’esercizio di una diversa opzione, quale ad esempio la cessione del credito d’imposta di una singola rata. Quindi, i contribuenti che dovessero optare per i dieci anni di detrazione, dovranno portare a termine l’intero piano che si conclude nel 2033. L’opzione di spalmare le quote consente di abbassare l’importo da portare in detrazione per i singoli anni. In questo modo, anche i contribuenti che avessero una limitata capienza fiscale, avranno la possibilità di portare in detrazione quanto spettante per non perdere la rata di bonus fiscale. Ecco le ultime novità sulla detrazione allungata anche nel 2024.