Non si placano le polemiche del dopo derby milanese di Champions League. Dai numerosi post contro Pioli, fino al litigio tra l’allenatore e il danese Kjaer per una sostituzione: gli interisti gongolano e milanisti sembrano alquanto attapirati. I fari restano comunque puntati su alcuni giocatori, dirigenza e allenatore. Sono infatti pochi a salvarsi compreso Paolo Maldini, nfatti, le sue parole a Sky dopo il derby su Origi e Dybala, non sono andate giù a molti tifosi rossoneri.

Meglio investire sui giovani o sul ‘vecchio’ sicuro

Una cosa va riconosciuta al direttore Maldini la sua onestà nell’ammettere il motivo del mancato ingaggio di Dybala. “Sarebbe stato molto più semplice e meno oneroso andare su un giocatore come Dybala. Ma sarebbe stato un acquisto giusto per il nostro progetto? Sarebbe stato condiviso dalla proprietà? No, bisogna rischiare con i giovani”. Tutto chiaro se consideriamo il paragone di Maldini con De Ketelaere ma se raffrontiamo Dybala ad Origi cambia tutto, perché età e stipendio sono molto simili. Soprattutto quando Maldini ha specificato che proprio da Origi ci si aspettava tutti qualcosa in più. E allora giù le polemiche che lo vogliono in rottura con la dirigenza e con anche Pioli in bilico e mezza squadra messa in discussione a Milanello si prospetta una rivoluzione di prim’ordine.

Per tifosi e società l’autodifesa d’ufficio stagione non basta

Se questa polemica è molto legata all’emotività della sconfitta avvenuta con l’Inter, per il Milan i problemi si faranno più grandi se non dovesse centrare il posto per la prossima Champions League. A quel punto a rimetterci non sarà solo mister Stefano Pioli ma anche qualcuno della dirigenza. Dove a detta di tutti il più indicato sembra essere proprio Paolo Maldini. Come scrive il Corriere della Sera, non è proprio andata giù alla proprietà la dichiarazione di resa del post partita: “Serve investire, non siamo strutturati per competere su due competizioni, l’abbiamo detto anche ai proprietari”.