Pavel Sivakov ha rischiato di ritirarsi dal Giro d’Italia 2023 dopo essere caduto a 70 chilometri dall’arrivo della tappa di, vinta peraltro da Nico Denz. Il ciclista russo, anche oggi, ha fatto di tutto per arrivare al traguardo e continuare la sua avventura all’interno della Corsa Rosa. In questo senso, Sivakov ha avuto un destino decisamente diverso rispetto al britannico Tao Geogheghan Hart, il quale ha dovuto dichiarare forfait dopo le conseguenze della caduta.
Giro d’Italia 2023, le parole di Sivakov dopo la caduta di ieri
Il corridore della INEOS Grenadiers ha parlato in questa maniera ai microfoni dei giornalisti presenti sul traguardo:
Sarebbe potuta andare peggio. Non ho niente di rotto. Ho sbattuto duramente l’anca e sentivo molto dolore inizialmente. Mi sono dovuto fermare circa cinque minuti prima di poter ripartire, ma almeno sono riuscito a finire la tappa e questo è molto importante per il team. È stata dura vedere Tao a terra per quei cinque minuti. Si vedeva che non stava bene per niente, ora incrocio le dita per lui, ché si riprenda al più presto.
Quindi, la promessa di Sivakov che vuole scortare il suo capitano Geraint Thomas fino alla fine della Corsa Rosa:
Ora continuerò a lottare. Siamo ancora in Maglia Rosa e questo mi ha dato grande motivazione per proseguire. Non mi sarei perdonato se non avessi almeno provato a chiudere la tappa.
Anche Alessandro Covi ha lasciato il Giro, ed è il 37esimo corridore a farlo. A confermarle il suo ritiro ci ha pensato la UAE Team Emirates che ha evidenziato problemi fisici per l’italiano dopo la caduta di ieri:
Covi ha riportato una possibile frattura all’osso sacro e non potrà proseguire in questo Giro. Alessandro tornerà a casa per avere la diagnosi completa.
Da capire, ora, quanti altri ciclisti lasceranno in una sorta di ecatombe dovuta a infortuni e tamponi positivi al Covid.