Cinque decessi nel territorio di Ravenna, sei nella provincia di Forlì-Cesena e uno nel Bolognese, a San Lazzaro: sale ad un totale di 14 persone il bilancio delle vittime del maltempo in Emilia-Romagna. C’è, però, una buona notizia. L’auto seppellita dal nubifragio tra Castel Bolognese e Solarolo, colpita durante le prime ore dell’alluvione, si è rivelata vuota.
Lo hanno comunicato i soccorritori, che sono riusciti a raggiungere la vettura nella mattinata di oggi. La persona al suo interno, che sino a ieri veniva inclusa tra le vittime, è riuscita ad allontanarsi in tempo.
Vanno avanti, nel frattempo, il lavoro dei soccorritori e le ricerche. Al momento, le autorità comunicano che si stima la presenza di almeno un disperso.
Si aggrava il bilancio delle vittime del maltempo: evacuate alcune zone dell’Emilia-Romagna. Il presidente delle Marche chiede lo stato di emergenza
In giornata, l’alluvione aveva già costretto all’evacuazione di alcune zone dell’Emilia-Romagna. Su tutti gli abitanti di Castel Bolognese, in provincia di Ravenna, che hanno dovuto abbandonare le loro case a causa della prolungata assenza di acqua potabile. Una situazione che si conferma tragica, con migliaia di sfollati: il presidente della Regione Stefano Bonaccini ha promesso che nessun cittadino verrà lasciato solo.
L’ondata di maltempo non accenna a placarsi neppure nelle Marche. A tal proposito, il governatore regionale Francesco Acquaroli ha chiesto ufficialmente l’emanazione dello stato di emergenza. Il presidente marchigiano ha inviato questo pomeriggio una lettera al ministro della Protezione Civile Nello Musumeci e a Fabrizio Curcio, capo della Protezione Civile. Nella missiva si sottolineano gli “ingenti danni” causati dagli agenti atmosferici “a partire dal 16 maggio 2023”.
Gli eccezionali nubifragi che si sono prolungati per più giorni hanno interessato la porzione centro-settentrionale del territorio regionale nella fase iniziale, con particolare riferimento alle province di Pesaro Urbino ed Ancona, per poi coinvolgere la restante parte centro-meridionale della regione in particolare le province di Macerata e Fermo.
Acquaroli segnala lo stato di “numerose strade ed infrastrutture”, rimaste “interrotte o inagibili”. La “furia del maltempo” le ha “completamente divelte”. La comunicazione sottolinea anche i “numerosi ed importanti fenomeni franosi e smottamenti” e l’ “esondazione di fiumi, fossi e torrenti”. “Allagamenti diffusi” hanno interessato anche “case ed attività produttive e commerciali”.
La maggior parte dei Comuni marchigiani hanno inoltre segnalato numerose situazioni di disagio: tronchi ed alberi abbattuti lungo le sedi viarie, strade non percorribili, percorsi stradali interrotti e numerose sono state le richieste di dichiarazione dello stato di emergenza.
Viminale, oltre 1500 interventi dei vigili del fuoco nelle zone colpite
Oltre 1.550 interventi dei vigili del fuoco da martedì 16 maggio ad oggi, giovedì 18 maggio, nelle zone dell’Emilia-Romagna colpite dall’ondata di maltempo. Lo annuncia il Viminale, che spiega come al momento siano in corso altri 250 interventi. In coda ce ne sarebbero più di 1.700.
Tra ieri e oggi hanno ricevuto soccorso 423 persone. Decisiva la sinergia tra operatori e volontari inviati dalla Protezione civile lombarda e un collettivo composto da vigili del fuoco, forze dell’ordine, Marina Militare e Croce Rossa Italiana.
La rete di Protezione civile lombarda, intanto, fa sapere di aver disposto nella notte l’invio di 500 brandine a Faenza. I giacigli per gli sfollati sono stati messi a disposizione dal Gruppo comunale di Protezione civile di Milano.