Ci sono importanti novità normative in merito alle criptovalute. L’Unione Europea ha recentemente adottato nuove normative che ampliano la serie di obblighi di dichiarazione fiscale relativi ai trasferimenti di crypto asset, a seguito dell’ottava revisione della Direttiva sulla Cooperazione Amministrativa (DAC8).
Stretta UE sulle criptovalute: Direttiva sulla Cooperazione Amministrativa (DAC) e Crypto-Asset Reporting Framework (CARF), cosa sono
Nell’ambito dell’ottava versione della Direttiva sulla Cooperazione Amministrativa (DAC), un importante passo è stato fatto verso una regolamentazione più ampia del settore dei crypto asset. La DAC è una serie di procedure che facilitano la condivisione automatica di informazioni tra i governi europei con l’obiettivo di regolamentare il settore fiscale.
Nell’ambito di questa normativa, l’Unione Europea ha introdotto il Crypto-Asset Reporting Framework (CARF) e ha aderito agli standard di rendicontazione pubblicati dall’Organisation for Economic Cooperation and Development (OECD). Questo passo è stato fatto in seguito all’approvazione del Markets in Crypto-Assets (MiCA). Quest’ultimo è il regolamento che definisce per la prima volta un quadro giuridico per il settore dei crypto asset a livello europeo.
Obblighi dei Crypto Asset Service Provider (CASP), direttiva DAC8 e trasparenza fiscale
La DAC8 richiede che i CASP raccolgano informazioni sui trasferimenti di crypto attività di qualsiasi importo. Questo serve a:
- Garantire la tracciabilità delle transazioni;
- Individuare le operazioni sospette;
- Rafforzare le norme dell’Unione Europea contro il riciclaggio di denaro e il finanziamento al terrorismo (AML/CFT).
La DAC8 introduce anche nuove regole di rendicontazione per individui ad alto reddito e requisiti più rigidi per la comunicazione dei numeri di identificazione fiscale (Tax Identification Number). Questo rafforzamento delle norme di trasparenza fiscale è stato accolto favorevolmente dai ministri delle Finanze dell’UE. Elisabeth Svantesson, Ministro delle Finanze della Svezia, ha dichiarato che la decisione è un passo importante per contrastare le attività illegali, il riciclaggio di denaro e il finanziamento al terrorismo attraverso l’uso improprio dei crypto-asset.
Adozione Regolamento MiCA e criptovalute: un processo graduale nel settore
Parallelamente alla DAC8, è stato approvato il regolamento MiCA, che per la prima volta definisce un quadro giuridico a livello dell’UE per il settore dei cripto-asset. Queste nuove norme riguardano gli emittenti di utility token, token collegati ad attività e le cosiddette “stablecoin“.
Nel dettaglio, il regolamento MiCA si concentra su quattro aree chiave:
- Standardizzazione e regolamentazione: uno degli obiettivi principali di MiCA è di creare un quadro normativo unificato e standardizzato per il settore dei crypto-asset in tutta l’UE. Questo significa che le regole saranno le stesse in tutti i paesi membri dell’UE. Ciò fornirà così un livello di certezza e prevedibilità per gli operatori del settore.
- Protezione degli investitori: MiCA introduce una serie di misure di protezione degli investitori. Tra questi spiccano requisiti di trasparenza e divulgazione, regole sulla custodia dei cripto-asset e doveri di diligenza per gli emittenti e i fornitori di servizi. Questo dovrebbe aiutare a proteggere i consumatori da possibili rischi associati agli investimenti in crypto-asset.
- Supervisione e conformità: sotto MiCA, gli emittenti di crypto-asset e i fornitori di servizi saranno soggetti a rigidi controlli e supervisione da parte delle autorità nazionali competenti. Questo include l’obbligo di ottenere una licenza prima di poter operare e l’obbligo di rispettare le regole sul riciclaggio di denaro e sul finanziamento del terrorismo.
- Stablecoin: la regolamentazione MiCA copre anche le stablecoin. Queste sono crypto-asset progettati per mantenere un valore stabile rispetto a un riferimento o a un paniere di riferimenti. Le stablecoin che hanno un potenziale impatto significativo sul sistema finanziario (conosciute come “stablecoin significative”) saranno soggette a regole più rigorose.
La regolamentazione MiCA non entrerà immediatamente in vigore. La legislazione dell’UE, infatti, necessita di tempo per integrarsi con le leggi dei singoli Stati membri. Per questo, i paesi dell’UE avranno 18 mesi per incorporare queste nuove norme sulle criptovalute e gli asset digitali.
Il ritmo lento del processo legislativo dell’UE rispetto all’evoluzione rapida del settore tecnologico e della finanza potrebbe rendere la regolamentazione obsoleta al momento del suo effettivo ingresso in vigore, previsto per la metà del 2024.