Dall’Africa e dal Medio Oriente si continua a fuggire. Molti barchini si dirigono verso le coste italiane, venendo quasi sempre salvati in mezzo al mare. Così è successo ai 138 migranti che sono sbarcati giovedì 18 maggio a Crotone. Molti afghani, tanti bambini fra cui anche un neonato.

A salvare i migranti in mare è stato un pattugliatore della Guardia nazionale portoghese, che opera nel mare Ionio sotto le insegne di Frontex. La nave ha intercettato il peschereccio su cui viaggiavano i migranti a 15 miglia dalle coste crotonesi. Ad aiutare l’imbarcazione lusitana è arrivata una motovedetta della Guardia costiere di Crotone. Tutti i migranti sono stati fatti salire sul pattugliatore che poi li ha portati nel porto della città calabrese.

Migranti, 138 sbarcati a Crotone: chi sono

Secondo le prime notizie, i migranti sarebbero partiti dalle coste turche cinque giorni fa. Sull’imbarcazione tanti profughi provenienti dall’Afghanistan, siriani, iraniani, uzbechi e pachistani. In particolare, 107 erano tra cui 50 uomini, 26 donne e 31 minori e un neonato di 20 giorni. Diciannove dall’Iran, sette dalla Siria, due dall’Uzbekistan e due pakistani.

Lo sbarco è stato coordinato dalla Prefettura di Crotone ed eseguito sotto la supervisione dell’Ufficio Immigrazione della Questura. Nel porto erano presenti i medici dell’Asp di Crotone e del Suem 118, incaricati di visitare le condizioni dei profughi, mentre gli agenti della Polizia scientifica hanno provveduto alle operazioni di fotosegnalamento. Le forze dell’ordine hanno anche avviato le indagini del caso per scoprire chi fossero gli scafisti ed arrestarli. Intanto i migranti sono stati portati al centro d’accoglienza a Sant’Anna di Isola Capo Rizzuto.