Donato Bilancia è stato un serial Killer e la causa della sua morte è legata al Covid ed è avvenuta nel carcere Due Palazzi di Padova.

Donato Bilancia causa morte e vittime

Furono in totale 17 gli omicidi che hanno portato Donato Bilancia alla condanna a 13 ergastoli, più un tentato omicidio. L’uomo è conosciuto come il “serial killer delle prostitute” o “mostro dei treni”. La prima vittima fu il biscazziere Giorgio Centanaro, ucciso il 16 ottobre 1997. Dopo questo crimine, l’uomo non si è più fermato. Ecco le altre vittime:

  • Il 24 ottobre assassinò nella loro casa di Genova il biscazziere Maurizio Parenti e la moglie Carla Scotto;
  • Il 27 ottobre uccise, i coniugi Bruno Solari e Maria Luigia Pitto, titolari di un’oreficeria;
  • Il 13 novembre, uccise Luciano Marro, un cambiavalute;
  • Il 25 gennaio 1998 uccise a Genova Giangiorgio Canu, metronotte;
  • l 9 marzo 1998 a Varazze sparò a Stela Truya, prostituta albanese con cui s’era appartato;
  • Il 18 marzo a Pietra Ligure assassinò con un colpo in testa la prostituta ucraina Ljudmyla Zubskova;
  • Il 24 marzo in una villa di Novi Ligure si appartò a bordo della sua Mercedes con Lorena. Le provocò una grave ferita, senza però riuscire a ucciderla. Allora dopo poco uccise due metronotte, Massimiliano Gualillo e Candido Randò. I due erano intervenuti ad aiutare la donna;
  • Il 29 marzo a Cogoleto assassinò un’altra prostituta, la nigeriana Tessy Adodo;
  • Il 12 aprile, sull’Intercity La Spezia-Venezia, scassinò la porta del bagno del vagone e uccise Elisabetta Zoppetti, infermiera milanese;
  • Il 14 aprile tornò a uccidere una prostituta, Kristina Valla, di origine macedone;
  • Il 18 aprile tornò a colpire su un treno, sulla tratta Genova-Ventimiglia, assassinando la babysitter Maria Angela Rubino;
  • Il 20 aprile nell’area di servizio Conioli Sud sull’autostrada Genova-Ventimiglia, nel comune di Arma di Taggia, rapinò e uccise il benzinaio Giuseppe Mileto perché questi si era rifiutato di fargli credito per un pieno di benzina.

Genitori

I genitori del serial killer sono Rocco, dipendente pubblico, e Anna Mazzaturo, casalinga. Donato sin da ragazzo ha sempre avuto un rapporto difficile con la famiglia e per questo iniziò ben presto a rubare. Inoltre, nel 1987 il suicidio del fratello Michele lo segnò, amplificando i suoi disturbi mentali.

Biografia

Donato Bilancia, detto Walter, è nato a Potenza il 10 luglio 1951 ed è deceduto a Padova, il 17 dicembre 2020 dopo aver contratto il covid-19. Ragazzo problematico, iniziò ad avere problemi con la legge già da adolescente. E’ considerato il serial killer più brutale della storia italiana. Tra il 15 ottobre 1997 e il 20 aprile 1998 ha compiuto 17 omicidi, 9 uomini e 8 donne.

Donato ha sempre avuto un rapporto complicato con la sua famiglia, ecco cos’ha dichiarato: “La mia era una famiglia disgraziata, litigi, botte, un inferno” e ha aggiunto: “Mio padre d’estate mi denudava di fronte alle mie tre cugine e io piangevo, mi attorcigliavo, morivo di vergogna”.

Durante i 22 anni di galera, aveva conseguito un diploma in ragioneria e una laurea in Progettazione e gestione del turismo culturale.