Galoni Mare Magnum, questo è il nuovo connubio artistico del cantautore che, al secolo Emanuele Galoni, è attivo da oltre un decennio con tre solidi album già pubblicati e la soglia dei 40 anni da poco varcata con slancio e consapevolezza. La sua rinnovata scrittura matura ma piacevolmente intensa l’ha raccontata in diretta a “Bagheera”, condotta tutti i giorni dal lunedì al giovedì in pieno drive-time e in radiovisione sul canale 264 del digitale terrestre dal cantautore Bussoletti e il sabato nell’edizione serale dalle 20 alle 22 per il “Bagheera Saturday Night Show” anche con personaggi iconici come il Maestro Mazza e Paolo Ganz. Ecco i passaggi più importanti della loro chiacchierata.
Galoni Mare Magnum, il sound
“Anche in questa canzoni non mancano le influenze folk che da sempre hanno caratterizzato la mia produzione ma sono voluto andare oltre, altrove. Ci ho aggiunto coloriture di sonorità moderne e malinconiche. Chissà se il risultato che ne è venuto fuori arriverà all’ascolto come è arrivato a me durante la registrazione.”
Galoni Mare Magnum, il senso della canzone
“Il brano vuole raccontare la fine di una storia d’amore. Mi piace pensare che sia un canto sulle opportunità mancate. Il ricordo di una relazione passata diventa l’occasione per guardarsi dentro e riflettere su come sia più semplice ripensare ad un amore finito che viverlo giorno dopo giorno nelle sue difficoltà quotidiane. L’ho scritto io e l’ho fatto mixare da Emanuele Colandrea e Alessandro Di Nunzio che ha anche curato il master presso NMG Recording Studio di Palestrina (RM).”
Sul lavoro da professore
“Un po’ come Roberto Vecchioni, anche io sono un professore, di italiano, e lo faccio per vocazione e professione. Credo che questo doppio ruolo sia passato fin dal mio album d’esordio “Greenwich” del 2011. Era riuscita ad attirare l’attenzione dei media intorno al progetto e allo stile di scrittura? Io cerco solo di costruire un immaginario narrativo poetico e urbano, combinando la radice tipica della tradizione cantautorale italiana alle sonorità di matrice nordeuropea che amo molto.”
Sull’ultimo album
“Non solo Galoni e Mare Magnum? Il 12 maggio è uscito “Cronache di un tempo storto”, il mio quarto capitolo discografico. L’intero lavoro ruota intorno al concetto di casa e riflette, con approccio giornalistico e diaristico, traendo origine dagli eventi che più hanno segnato questi ultimi inquieti anni.”
Sul rapporto con gli alunni
“Se obbligo i miei studenti ad ascoltare le mie canzoni e a venire ai miei concerti? Ah ah no, non sono così sadico. Semmai è qualcosa sui cui ho un certo pudore che cerco di non ostentare mai. Se col tempo scoprono la mia attività musicale non lo nego ma credo che sia giusto che tutto avvenga naturalmente. Non mi sentirei a mio agio.”
Ecco il link del podcast dell’intera intervista a Galoni:
https://www.radiocusanocampus.it/it/galoni-mare-magnum
Ecco il video di “Mare Magnum” di Galoni: