A Napoli, una psichiatra è stata minacciata da un paziente con una pistola. L’uomo ha poi molestato la dottoressa masturbandosi davanti a lei. L’episodio ha come sfortunata protagonista Daniela Sorrentino, che l’altroieri era in servizio presso il centro di salute mentale dell’Asl Napoli 1.
La struttura aveva in cura da tempo un uomo con disturbi della personalità, lo stesso che l’altro giorno ha portato nel centro una pistola e ha minacciato la dottoressa Sorrentino e altri suoi colleghi. Poi, all’arrivo dei soccorsi, si è masturbato davanti alla psichiatra.
Psichiatra minacciata a Napoli: “Ho avuto paura”
Così Sorrentino ricostruisce la traumatica esperienza:
Mancava meno di mezz’ora alla fine del mio turno ed ero al telefono con la caposala. Mi trovavo insieme ad altri quattro colleghi nella stanza dell’archivio, eravamo seduti al tavolo. All’improvviso un paziente che è in cura presso la nostra struttura da diversi anni è entrato armato e ha posato la pistola sulla scrivania.
Da lì le cose sono presto degenerate, fino all’episodio di molestia avvenuto subito dopo. L’episodio riporta alla memoria quanto successo a Barbara Capovani, dottoressa uccisa con una mazza da un paziente psichiatrico. Con quella vicenda impressa negli occhi, Sorrentino ammette di «aver avuto paura» quando il paziente ha minacciato lei e i suoi colleghi con la pistola.
Quando ha preso la pistola e l’ha caricata ho pensato solo ai miei tre figli. Poi l’ha puntata verso la gamba di uno dei quattro infermieri e allora ho temuto il peggio, la situazione era diventata difficilissima.
La pistola si è poi rivelata finta, ma la paura è stata ugualmente grande. Fortunatamente, uno degli infermieri minacciati è riuscito a bloccare l’uomo, mentre Sorrentino e una sua collega sono corse a chiamare le autorità. Mentre la dottoressa si trovava in ambulanza per i dovuti controlli, l’uomo l’ha molestata masturbandosi davanti a lei.
Napoli, psichiatra minacciata: “Serve più collaborazione con le forze dell’ordine”
Lo spiacevole episodio, che poteva facilmente degenerare in disgrazia come nel caso di Capovani, ha riacceso i riflettori sul tema della sicurezza negli ospedali. Sorrentino è molto chiara su cosa servirebbe per rendere più vivibili i turni dei medici:
Credo che sia necessaria una maggiore collaborazione con le forze dell’ordine e con la magistratura per tutelare il personale medico. Se una persona ha precedenti penali e disturbi della personalità non può essere semplicemente ricoverata ma servono misure differenti ed adeguate. Nel caso specifico, inoltre, mi è stato riferito che l’uomo si era recato nella struttura la sera precedente e aveva già minacciato di volermi uccidere.
L’autore del folle gesto infatti, oltre ad essere affetto da disturbi psicopatologici, non era nuovi ad atteggiamenti violenti di questo tipo. L’augurio di Sorrentino è che individui potenzialmente pericolosi siano tempestivamente individuati per permettere una sinergia tra medici e polizia.