Maxi sequestro di droga a Cesano Maderno dove la Polizia di Monza ha arrestato tre persone accusate di nascondere cocaina all’interno di candele religiose.

Le forze dell’ordine hanno così smantellato una rete di traffico di stupefacenti che dal Perù faceva arrivare ingenti quantitativi di cocaina in Brianza.

Le persone arrestate avevano cercato di trafugare le sostanze proibite confezionando ceri votivi. Gli esperti della sezione antidroga ritengono che, una volta raffinato e lavorato, il prodotto immesso sul mercato di spaccio della Brianza avrebbe generato un valore di almeno 200.000 euro.

La maxi operazione si è resa possibile dopo un lungo periodo di fitte indagini, condotte dalla squadra mobile della questura brianzola sotto il coordinamento della Direzione Centrale Anticrimine ed in collaborazione con il Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato e la Direzione Centrale per i Servizi Antidroga.

Monza maxi sequestro droga: spedivano candele composte da cocaina dal Perù

Le forze dell’ordine si erano infatti insospettite per il grosso quantitativo di spedizioni religiose partite dalla capitale del Perù, Lima, e dirette in Brianza. Le successive indagini avevano smascherato che a Lima l’organizzazione criminale occultava la droga all’interno dei ceri votivi. In alcuni casi la cocaina era nascosta all’interno di altri oggetti di artigianato o anche in prodotti alimentari non deperibili.

Una di queste spedizioni era indirizzata ad un appartamento di Cesano Maderno, comune sulle colline della valle del Seveso e appartenente alla provincia di Monza e Brianza.

Il pacco conteneva 14 candele religiose sospette. Le analisi infatti hanno appurato che 8 di esse fossero composte da pasta di cocaina.

Le autorità peruviane, in stretto contatto con le squadre investigative della Polizia di Stato S.C.O. e D.C.S.A., non hanno sequestrato il pacco per poter incastrare i destinatari. La merce è stata dunque consegnata direttamente dal procuratore di Lima agli investigatori della Squadra Mobile.

Nel frattempo le indagini si sono allargate e gli agenti di Polizia di Monza hanno individuato altri due soggetti ritenuti coinvolti nel narcotraffico.

Si tratta di un italiano di 52 anni e un cittadino peruviano di 39, entrambi con domicilio a Cesano Maderno. Pare che proprio il sudamericano fosse un chimico esperto e che fosse arrivato in Italia con l’obiettivo di raffinare la pasta di cocaina.

Tre arresti

Martedì 16 Maggio 2023 le forze dell’ordine hanno messo in pratica il blitz. Alcuni poliziotti si sono finti fattorini di una ditta di spedizioni e si sono presentati all’indirizzo per consegnare la merce.

Gli agenti poi si sono identificati come tali agli inquilini di quell’appartamento e hanno notificato l’arresto, presentando la documentazione di indagine. A quel punto una squadra di 20 agenti della Squadra Mobile e dello SCO ha fatto irruzione nell’appartamento e hanno tratto in arresto le tre persone ritenute responsabili: un italiano di 42 anni, oltre al già citato 52enne, mentre il chimico peruviano è per ora sottoposto a fermo.

Le forze dell’ordine li hanno trasferiti in carcere. Nel frattempo i colleghi peruviani hanno fermato ed arrestato anche il complice in Sud America che aveva fatto partire la spedizione.

La perquisizione dell’appartamento ha fatto emergere anche il possesso di una pistola semiautomatica modello Gloke clandestina con matricola abrasa e completa di caricatore con 12 cartucce cal. 9 x 21 mm.

Nell’alloggio erano poi presenti contenitori di prodotti chimici e solventi destinati al raffinamento della droga. Le autorità ritengono che la merce sequestrata una volta raffinata avrebbe fruttato almeno 200.000 euro.

La questura di Monza ha descritto l’esito positivo della maxi operazione internazionale, che si inserisce in una sempre più estesa attività di prevenzione e contrasto dello spaccio.

“L’ingente sequestro effettuato ha permesso di togliere dal mercato decine di migliaia di dosi di stupefacenti destinate alle piazze di spaccio delle province lombarde. La polizia sta indagando anche sulla storia criminale della pistola per verificare se questa sia stata utilizzata in azioni criminose e si stanno sviluppando ulteriori accertamenti investigativi finalizzati ad individuare eventuali precedenti spedizioni di stupefacenti e ricostruire la filiera dei dettaglianti sul territorio brianzolo”.