Superbonus e bonus edilizi, ecco come utilizzare la detrazione fiscale nella dichiarazione dei redditi 2023 da presentare con il modello 730. Per i contribuenti che stessero effettuando dei lavori di ristrutturazione con agevolazione concessa del bonus 110%, è necessario seguire le indicazioni di detrazione e di deduzione delle spese sostenute nell’anno di imposta 2022. La situazione frequente è quella di lavori di ristrutturazione, agevolati dal superbonus, per i quali sia stato raggiunto il secondo stato di avanzamento dei lavori (Sal) nello scorso anno, testimoniato da bonifico parlante.
Molti beneficiari dei bonus edilizi stanno valutando di utilizzare la detrazione nella dichiarazione dei redditi 2023 a causa delle difficoltà nell’applicazione dello sconto in fattura o nel cedere i relativi crediti d’imposta. Quella della detrazione è la soluzione da percorrere nel caso in cui si abbiano dei redditi da lavoro dipendente o da pensione, mentre per le imprese torna utile la compensazione con altre imposte da corrispondere allo Stato, compresi i versamenti dei contributi previdenziali Inps.
Superbonus bonus 730 come utilizzare detrazione fiscale nel precompilato
Nella situazione sopra esposta, il contribuente che voglia procedere con la detrazione della percentuale delle spese sostenute, spettante in ragione della norma che identifica il bonus o il superbonus, può far valere il proprio vantaggio fiscale in sede di dichiarazione dei redditi 2023 mediante il modello 730. In particolare, se il contribuente nell’anno di imposta (2022) ha sostenuto dei costi per l’esecuzione degli interventi, può farli valere in deduzione o detrazione dai redditi che derivino al lavoro dipendente o da pensione. Tali redditi sono assoggettati a ritenuta alla fonte da parte del sostenuto di imposta: in questo modo, il contribuente può considerarsi esonerato da altri adempimenti.
A tal proposito, diventano essenziali i dati risultati dalla Certificazione unica (Cu) 2023 riferita ai redditi del 2022. Il documento riporta i redditi percepiti, nonché l’imposta lorda trattenuta alla fonte, oltre agli oneri da considerare detraibili riferiti allo scorso anno. Tali oneri si concretizzano proprio nelle spese che il contribuente ha sostenuto nel 2022 per eseguire i lavori che beneficiano dei bonus edilizi o del superbonus 110%.
Come ottenere il beneficio fiscale della detrazione nella dichiarazione dei redditi 2023?
Proprio dalla dichiarazione dei redditi 2023 con modello 730, il risultato conclusivo che emerge è quello di un credito di imposta vantato dal soggetto beneficiario, derivante dai vantaggi fiscali assicurati dai bonus edilizi e dal superbonus. Tale credito può essere richiesto dal contribuente a rimborso. Per l’anno 2023, il contribuente può utilizzare, quindi, il modello 730 precompilato, già messo a disposizione dall’Agenzia delle entrate nell’area personale del contribuente stesso. All’interno del documento sono riportate le spese relative agli interventi edilizi effettuati nel 2022, corredate dai pagamenti e dai movimenti intervenuti tramite bonifico parlante. Il contribuente ottiene l’eventuale rimborso nel giro dei prossimi mesi dal soggetto sostituto di imposta. In questo caso, si tratta del datore di lavoro per il dipendente o dall’Inps o ente previdenziale per i pensionati.
Superbonus bonus 730, come utilizzare la detrazione fiscale nel modello precompilato 2023 in alternativa a cessione crediti e sconto in fattura
In merito alle opzioni di cessione dei crediti d’imposta o dello sconto in fattura del superbonus 110%, risulta utile verificare l’eventuale spettanza del contribuente di alcune deroghe del decreto 11 del 2023 – poi convertito in legge – che, di fatto, ha bloccato la circolarità dei bonus e l’utilizzo delle due opzioni. In particolare, sulle spese del 2022, si può utilizzare la cessione dei crediti e lo sconto in fattura nel caso in cui sia stata presentata la Cila alla data del 17 febbraio 2023, giorno di entrata in vigore del decreto stesso. Tale deroga opera per gli interventi differenti da quelli nelle parti comuni dei condomini.
Per i condomini, invece, occorre sia l’aver adottato la delibera dell’assemblea di approvazione dell’esecuzione degli interventi che la presentazione della Cila. In entrambi i casi, la comunicazione di inizio dei lavori risulta asseverata nel caso in cui rispetti quanto dispone il comma 13 ter, dell’articolo 119, del decreto legge numero 34 del 2020.