Bonifico parlante per beneficiare dei bonus casa, quali sono i dati che è necessario inserire? Il caso più frequente è quello dell’emissione di un bonifico parlante per il pagamento delle spese relative agli interventi di ristrutturazione agevolati dal bonus scelto per ridurre i costi. Come prevede l’Agenzia delle entrate, che è intervenuta sull’argomento con la circolare 28/E del 2022, per utilizzare il bonus in detrazione occorre che le spese sostenute siano pagate attraverso il cosiddetto “bonifico parlante”, dal quale devono risultare determinate informazioni. 

Tre sono, in particolare, i dati ai quali le imprese che eseguono gli interventi rientranti nei bonus edilizi e i committenti dei lavori devono prestare maggiore attenzione. Nel dettaglio, il soggetto che emette il bonifico deve comprendere nella compilazione:

  • la causale del versamento;
  • il codice fiscale di chi debba beneficiare dell’agevolazione fiscale;
  • il numero della partita Iva o il codice fiscale del soggetto a favore del quale viene emesso il bonifico parlante. 

Bonifico parlante bonus edilizi, quali dati inserire?

Bonifico parlante per beneficiare dei bonus casa, ecco quali sono le informazioni che è necessario verificare di aver inserito per non perdere l’agevolazione fiscale. Chi compila il documento deve prestare attenzione alla causale del bonifico, facendo emergere in maniera chiara che i lavori di recupero del patrimonio edilizio rientrino nel pagamento del committente che intende avvalersi della detrazione fiscale del bonus ristrutturazioni. Se, per errore, chi emette il bonifico dovesse riportare i riferimenti normativi del bonus per la riqualificazione energetica, il beneficio fiscale potrebbe considerarsi correttamente compilato, senza che il committente faccia altri adempimenti. 

Il bonifico parlante deve ripotare il codice fiscale del soggetto che benefici della detrazione fiscale derivante dall’esecuzione degli interventi edilizi. Secondo quanto spiega l’Agenzia delle entrate nella circolare 28/E del 2022, è ammissibile anche un codice fiscale differente da quello del soggetto che abbia ordinato il bonifico stesso.

Bonifico parlante bonus edilizi, ecco quali informazioni inserire tra causale del versamento, codice fiscale beneficiario e numero partita Iva

Nel caso della causale del bonifico parlante dei bonus edilizi, per l’Agenzia delle entrate è importante il riferimento alla norma agevolativa. Ad esempio, per il bonus ristrutturazione la norma alla quale far riferimento è l’articolo 16 bis del decreto del Presidente della Repubblica numero 917 del 1986 (Testo unico delle imposte sui redditi). Chi emette il bonifico deve far attenzione a non confondere la causale con i riferimenti della fattura relativa ai lavori anche se, nell’esempio che la stessa Agenzia delle entrate fa delle agevolazioni fiscali relative alle ristrutturazioni edilizie, risultano riportati sia la data della fattura che il numero al quale si riferisce la fattura medesima nella parte relativa alla causale. 

Si deve riportare anche il numero e la data della fattura? 

È indispensabile che il bonifico parlante emesso per le agevolazioni dei bonus edilizi riporti anche il codice fiscale del soggetto a favore del quale il bonifico stesso sia stato emesso o il numero della partita Iva. Le tre condizioni permettono di definire il titolo di pagamento come “bonifico parlante” ai fini della verifica per l’agevolazione fiscale. Oltre all’indicazione della norma alla quale si riferisce il bonus casa, al codice fiscale o al numero di partita Iva, seguendo l’esempio dell’Agenzia delle entrate, si ritiene opportuno – ma non essenziale – iscrivere nella causale anche la data della fattura e il numero d’ordine della stessa.

Ad esempio, riportando il numero del documento di trasporto (Ddt) – da inserire anche in sede di fattura riepilogativa – chi emette il bonifico parlante fornisce un’informazione ulteriore che, comunque, non pregiudica la spettanza del beneficio fiscale prevista dal bonus ristrutturazione. In definitiva, chi compila il bonifico deve seguire le tre informazioni spiegate dall’Agenzia delle entrate.