Nell’estate del 2024 andranno in scena le Olimpiadi di Parigi. A più di un anno di distanza arriva una notizia che ben si inserisce nella Giornata internazionale contro l’omofobia, la transfobia e la bifobia: durante tutto il periodo dei giochi ci sarà una Pride House.
Parigi 2024 avrà una Pride House: l’annuncio
Ad annunciare della Pride House a Parigi 2024 è il comitato organizzatore della manifestazione che, tramite il coordinatore Tony Estanguet, fa sapere che:
A Parigi 2024 siamo convinti che lo sport cambi la vita e che sia anche uno strumento formidabile per cambiare mentalità e contribuire alla lotta contro la discriminazione – ha detto Estanguet -. Come organizzatori del più grande evento sportivo del mondo abbiamo una responsabilità e vogliamo anche sfruttare la visibilità dei Giochi per portare avanti questa essenziale lotta.
La notizia è importante ed assume un valore speciale visto il valore simbolico di questo giorno, ma non rappresenta un unicum nella storia dei giochi olimpici. La prima Pride House alle Olimpiadi, infatti, era stata allestita in occasione dell’edizione invernale di Vancouver 2010.
“Giochi olimpici indimenticabili’
C’è molta attesa per Parigi 2024 e le notizie che vengono diffuse, un po’ alla volta, nel periodo che ci divide dall’inizio dei giochi, non fanno altro che alimentarla. La notizia della Pride House parigina è solamente l’ultima di una serie di informazioni che lasciano presagire una edizione olimpica esaltante. È proprio Tony Esanguet, tra l’altro, ad aizzare l’hype. L’ex canoista francese, specialista dello slalom C1 e due volte vincitore della medaglia d’oro nella disciplina – Sidney 2000 e Atene 2004 – ha detto di recente all’ANSA:
L’umanità ha vissuto anni difficili, i Giochi Olimpici hanno un potere enorme e noi vogliamo utilizzarlo per riunire tutto il pianeta nello stesso momento e tornare a celebrare grandi valori positivi grazie allo sport. Vogliamo mostrare al mondo il meglio della Francia, sappiamo che c’è una fortissima attesa ovunque e faremo di tutto per rendere questo momento indimenticabile.
A 15 mesi circa dall’edizione olimpica francese, quindi, l’edizione di preannuncia entusiasmante ed esaltante. Anche perché – ha lasciato trapelare sempre Tony Esanguet – ci saranno gare sportive disputate in luoghi suggestivi ed unici: dalle gare di scherma al Grand Palais al beach volley ai piedi della Tour Eiffel, dal tiro con l’Arco agli Invalidi all’equitazione nei giardini della Reggia di Versailles. Così, riporta l’ANSA.
Che cos’è una Pride House
Oltre a tutto questo, quindi, le Olimpiadi di Parigi 2024 saranno caratterizzate anche nella presenza di una Pride House. Ma di cosa si tratta? La Pride House è una struttura temporanea che ospita atleti, volontari e visitatori della comunità LGBT. La struttura, dal grande valore simbolico, è fortemente associata alle Olimpiadi. La prima volta che abbiamo visto una Pride House, infatti, era il 2010 in occasione dei giochi di Vancouver. L’iniziativa è stata ripetuta in occasione di Londra 2012; Sochi 2014; dei Giochi del Commonwealth di Glasgow 2014; dei Giochi panamericani di Toronto 2015; delle Olimpiadi invernali di PyeongChang 2018. Particolarmente memorabile l’iniziativa londinese dove parteciparono, come attivisti, diversi esponenti come Grateh Thomas; Ben Coen; Stefano Fry. Non sappiamo ancora se nomi noti dal mondo sportivo francese, o da quello dell’attivismo, parteciperanno alle Olimpiadi del 2024 come testimonial della Pride House. Nei prossimi mesi, sicuramente, emergeranno informazioni nuove.