Un miliardo e mezzo. A tanto ammonterebbero i danni provocati dal maltempo in EmiliaRomagna, secondo le stime di Confagricoltura. Un miliardo e mezzo di danni all’agricoltura, ma quasi sicuramente il costo di acqua e fango per tutta la Regione sarà assai più salato, visto anche edifici e infrastruttura andate distrutte.

I fiumi continuano a esondare mentre la terra copre i campi, lavorati con fatica e con litri di sudore versati dagli agricoltori. Confagricoltura fa la conta e i numeri che escono sono già pesanti. Uno dei principali problemi è la vicinanza – oggettivamente giusta – dei campi agricoli vicino ai corsi d’acqua. Ma in fin dei conti gli allagamenti hanno colpito migliaia di ettari coltivati nel triangolo Forlì-Cesena-Rimini e messo in ginocchia centinaia di persone.

Maltempo Emilia-Romagna, danni ai raccolti: la stima di Confagricoltura

L’associazione ha avviato una ricognizione sul territorio e la situazione già appare oltre il critico. Il presidente di Confagricoltura, Carlo Carli, spiega:

“La priorità è mettere in salvo le persone e garantire la sicurezza della popolazione. Ci stringiamo attorno alle famiglie delle vittime e siamo vicini a chi ha perso la casa o l’azienda. Il settore primario è tra quelli più colpiti: ad oggi è ancora difficile stimare la portata dei danni per l’agricoltura, ma da una prima valutazione supererà 1,5 miliardi sul nostro territorio. Sono coinvolti tutti i comparti agricoli e purtroppo il conto è destinato a salire: nei prossimi giorni è attesa ancora pioggia, frane e smottamenti continueranno”.

Tra Cesena e San Mauro Pascoli i campi sono danneggiato totalmente. Ma non solo i raccolti di quest’anno, anche per l’anno prossimo ci potrebbero essere seri problemi.

“Un intero comprensorio è in ginocchio e il settore primario che sconterà danni epocali. È l’ondata di maltempo più severa dal dopoguerra ad oggi. Quando l’acqua si ritirerà la conta dei danni sarà più precisa, ma dalle prime rilevazioni di Confagricoltura lo scenario appare in tutta la sua gravità. I campi di orticole tra Cesena e San Mauro Pascoli, colture di alto reddito, registrano un danno del 100%: ci sono grosse criticità nelle serre di fragole del cesenate, una coltura simbolo del territorio. E poi sono tantissimi i frutteti sommersi: le forti piogge hanno fatto emergere il limo nei terreni e quindi si rischia l’asfissia radicale, anche per le colture arboree”.

“Il raccolto 2023 è compromesso, ma ci possono essere problemi anche per gli anni successivi. I seminativi, dai cereali ai foraggi, sono andati in grandissima parte persi. E siamo in grande apprensione anche per vigneti e oliveti. Anche i trasporti sono andati in tilt a causa del maltempo e delle strade interrotte, l’autostrada A14 è stata chiusa in alcuni punti, così come i caselli di Forlì e di Cesena. Una situazione che ha causato problemi nella spedizione dei prodotti agroalimentari e altre perdite per le aziende. Una volta messo in sicurezza il territorio servirà un grande piano per sostenere il tessuto economico, colpito in profondità da questo evento calamitoso: la nostra agricoltura rischia davvero grosso”.