Vigilia della semifinale di ritorno fra Siviglia Juventus con gli andalusi che potranno contare sul recupero di Suso. L’esterno offensivo conosce i bianconeri avendoli affrontati durante il suo periodo italiano con la maglia del Milan e del Genoa. La squadra di Allegri non è più la corazzata di qualche anno fa ma rimane la candidata principale per la vittoria finale dell’Europa League. Di fronte però c’è la squadra che ha saputo specializzarsi come Regina di Coppa con sei successi arrivati tutti nel nuovo millennio. Si parte dal pareggio della sfida di andata con gli spagnoli passati in vantaggio con Youssef En-Nesyri per poi essere recuperati in pieno recupero da Federico Gatti.

Siviglia Juventus, un avverario noto a Suso

Jesús Joaquín Fernández Sáenz de la Torre è il nome completo di Suso che ha conosciuto l’Italia per quattro stagioni con la maglia del Milan e un anno di prestito al Genoa. Ha affrontato la Juventus in dieci occasioni in cui ha raccolto otto sconfitte tra campionato e Coppa Italia e due sole vittorie che portano la sua firma. In Serie A servì l’assist per il gol partita di un giovanissimo Manuel Locatelli e in Supercoppa Italiana dove prima mandò in porta Bonaventura e poi realizzò uno dei calci di rigore finali. Il presente però è diverso, la Juventus non è più una schiacciasassi e il suo Siviglia non vuole fermarsi in semifinale:

Sto bene, ho lavorato molto in queste due settimane più del solito. E’ una partita importante, bellissima dopo l’anno che abbiamo passato. E’ una grande gara dove tutti vogliamo stare al meglio per aiutare la squadra e il mister che così può avere più opzioni. Sicuramente non potrò giocare 90 minuti. La verità è che correrò un piccolo rischio. Ma l’occasione la merita. E’ una gara molto importante, sto bene e domani vedremo come andranno le cose. E’ una di quelle partite dove occorre rischiare. L’occasione lo richiede e se la squadra ha bisogno, io sono pronto a dare una mano. Ho lavorato davvero tanto. La squadra sta bene e c’è fiducia. Domani vogliamo prenderci la rivincita. La Juventus però è una squadra tosta, difende bene e vince spesso i contrasti. Io ho giocato diverse gare contro la Juventus, il loro allenatore ha le idee chiare. Loro in un modo o in un altro, se la giocano sempre. Nella gara di andata abbiamo giocato molto bene, è stato un peccato subire gol all’ultimo minuto ma va bene perché domani ripartiremo

Il Siviglia ha cambiato marcia e la cura si chiama José Luis Mendilibar. In sella dal 21 marzo scorso, ha abbandonato le zone pericolose della classifica cullando il sogno Europa League rinvigorito dall’eliminazione del Manchester United che è caduto 3-0 in Andalusia. L’allenatore basco ha trasformato la squadra e ora vuole raggiungere la finale:

La differenza più importante è che contro la Juventus già nella prima partita abbiamo giocato molto bene, mentre nella gara di andata a Manchester non avevamo fatto bene. I bianconeri vorranno giocare il pallone. Dobbiamo essere concentrati sul saper difendere e capire la gara in base alla pazienza. Tutti vorranno essere titolari per giocare quindi dovrà scegliere, ho qualche dubbio. Di certo non faremo la difesa a tre. Loro giocheranno a tre e Bremer e Gatti sono molto bravi. La cosa migliore è che non giocheranno nella nostra area molto tempo, non prendono molti calci di punizione o cross e, per questo, dobbiamo difendere lontano dalla nostra porta. I giocatori hanno visto che la semplicità spesso può portare a risultati. E’ stata una stagione complicata, non è stato facile per il club. Non so quale connessione i giocatori avevano con lo staff precedente ma so quale rapporto ho io con loro e sono molto vicino a tutti

La carica dei tifosi di casa

Si chiamano Biris Norte e sono il gruppo organizzato che trascina i tifosi del Siviglia al Ramon Sanchez-Pizjuan. Uno degli stadi più caldi di tutta la penisola iberica, basta vedere come il Manchester United si sia sgretolato nella gara di ritorno. La tifoseria ha quindi intenzione di replicare quel clima bollente anche contro la Juventus come viene spiegato in un comunicato pubblicato sui social:

Vogliamo la Settima Europa League e, se lo United ha conosciuto il manicomio di Nervión, la Juve saprà cos’è un manicomio nel bel mezzo dell’inferno. Dobbiamo fare in modo che gli italiani si pentano di aver scelto di essere calciatori e gli tremino le gambe ogni volta che dovranno controllare un pallone o fare un passaggio. Segui ogni coro che parte dal Gol Norte, indipendentemente dalla tribuna in cui ti trovi. Questo giovedì, ora più che mai, serve l’aiuto di tutti. Tutti vogliamo la stessa cosa. Tutti siamo il Siviglia