Durante la conferenza stampa della Protezione Civile, il ministro competente Nello Musumeci ha parlato delle contromisure del governo per far fronte all’emergenza maltempo in Italia, con particolare attenzione all’Emilia-Romagna.

Il ministro ha aperto alla creazione di un piano nazionale “per affrontare le piogge abbondanti e i lunghi periodi di siccità”, nell’ottica di “una rilettura del territorio”. Secondo Musumeci, il Paese ha bisogno di “un approccio nuovo dal punto di vista del sistema idraulico”, da attuare “su tutto il territorio nazionale”.

Lavoreremo con gli altri ministeri e sarà possibile realizzarlo entro otto mesi o un anno.

L’obiettivo è fare tesoro di ciò che è accaduto nel territorio emiliano e romagnolo, che “era già accaduto ad Ischia e potrà accadere in tutte le altre zone del Paese”.

Se abbiamo immaginato una rete di distribuzione di acque piovane in un centro abitato capace di assorbire 1.000 mm in 12 mesi dobbiamo adesso pensare ad un sistema di raccolta d’acqua che dovrà assorbire 500 mm in 48 ore. Ci vuole un approccio ingegneristico diverso, nulla sarà più come prima, il processo di tropicalizzazione ha raggiunto anche l’Italia. C’è in tutta Italia una carenza di manutenzione delle aste fluviali e per affrontare il tema siccità bisogna immaginare anche nuovi invasi, in Italia non si fanno dighe da circa 40 anni.

Musumeci sull’emergenza maltempo: “In Emilia-Romagna quattromila sfollati”

Il ministro della Protezione Civile ha poi confermato alcuni tristi dati relativi al numero degli sfollati. Sono almeno quattromila i cittadini emiliani e romagnoli ad aver perso la casa per colpa della furia del maltempo. Si tratta, secondo Musumeci, di un “dato assai approssimativo”, che verrà approfondito meglio “nelle prossime ore”.

24 i Comuni allagati in tutta la Regione. Un cataclisma legato a doppio filo all’esondazione di tutti i fiumi del territorio. La media dell’acqua piovana, sottolinea il ministro, “è di 200 millimetri in 36 ore ma in alcune zone ha raggiunto i 500 millimetri”.

Se si tiene conto che in un anno la piovosità in quella regione è di 1.000 millimetri, vi renderete conto della potenza che le precipitazioni hanno assunto nelle ultime 36 ore.

Tuttavia, neppure chi ha ancora una casa versa in condizioni ottimali. Ben 50mila utenti sono rimasti senza energia elettrica. Con 270 unità, l’Enel è al lavoro per ripristinare il servizio, “che rimane legato alle condizioni atmosferiche”. Ancora bloccato il traffico ferroviario in tutta l’Emilia-Romagna, mentre al momento, nonostante qualche disagio, è salvo il traffico sulle tratte nazionali e quello sull’alta velocità.

Il governo è già intervenuto per finanziare le operazioni utili a riportare la situazione alla normalità. Musumeci ha già confermato come l’esecutivo abbia deliberato 10 milioni per le prime spese e le prime urgenze.