Prestazione di accompagnamento alla pensione: l’INPS mette a disposizione un apposito servizio online all’interno del proprio sito web ufficiale, mediante il quale i datori di lavoro possono presentare la domanda all’Istituto per ricevere una prestazione di accompagnamento alla pensione da destinare nei confronti dei lavoratori dipendenti che hanno un contratto di lavoro a tempo indeterminato.

La suddetta prestazione, in particolare, viene riconosciuta anche nel caso in cui ci siano dei dirigenti in esubero, in seguito a processi aziendali che prevedono la ristrutturazione o la riorganizzazione della stessa.

Senza perderci troppo in chiacchiere, quindi, ecco qui di seguito tutto ciò che riguarda la prestazione di accompagnamento alla pensione: che cos’è, a chi spetta, requisiti, come funziona, quando e come fare domanda all’INPS.

Prestazione di accompagnamento alla pensione: che cos’è, a chi spetta e requisiti

La prestazione di accompagnamento alla pensione viene erogata da parte dell’INPS, previa presentazione di un’apposita domanda da parte dei datori di lavoro, nei seguenti ambiti:

  • i processi di ristrutturazione;
  • le situazioni di crisi;
  • la riorganizzazione aziendale;
  • la riduzione dell’attività di lavoro;
  • la trasformazione dell’attività lavorativa.

In base a quanto viene disposto all’interno dell’art. 4, commi da 1 a 7 ter, della legge n. 92 del 28 giugno 2012, e successive modifiche, il suddetto contributo economico viene riconosciuto ai seguenti soggetti:

  • ai lavoratori dipendenti che hanno un contratto di lavoro a tempo indeterminato;
  • ai dirigenti in esubero.

Tali soggetti, in particolare, per poter ricevere la prestazione economica dovranno aver maturato degli specifici requisiti sia sotto l’aspetto contributivo che sotto quello anagrafico.

I lavoratori dipendenti a tempo indeterminato, infatti, devono possedere tutti i requisiti che sono previsti per l’accesso alla pensione anticipata o alla pensione di vecchiaia entro un termine massimo pari a 7 anni dal momento in cui è terminato il rapporto di lavoro.

Per quanto riguarda l’erogazione della prestazione ai dirigenti in esubero, invece, quest’ultima sarà erogata dall’INPS in seguito alla stipula di un contratto collettivo, al termine di un processo aziendale che ha portato alla riduzione del personale.

Come funziona?

L’INPS provvede a:

  • verificare la sussistenza dei requisiti previsti in capo al datore di lavoro;
  • attribuire il codice di accreditamento al datore di lavoro;
  • rilasciare al datore di lavoro esodante le credenziali per l’accesso alle procedure automatizzate di gestione della prestazione;
  • accertare la sussistenza dei requisiti soggettivi del lavoratore;
  • validare l’accordo aziendale e il programma di esodo annuale;
  • verificare la decorrenza pensionistica ed effettuare il calcolo importo della prestazione;
  • quantificare l’onere della fideiussione o del versamento della provvista in unica soluzione;
  • comunicare l’accettazione della fideiussione al datore di lavoro esodante e alla banca garante;
  • aprire una posizione contributiva dedicata al versamento della contribuzione correlata;
  • quantificare mensilmente il costo per ciascuna azienda esodante e richiedere la provvista anticipata per l’erogazione dell’isopensione ai lavoratori;
  • erogare mensilmente la prestazione ai lavoratori;
  • effettuare e certificare le ritenute erariali.

Prestazione di accompagnamento alla pensione: quando e come fare domanda all’INPS?

Per poter ricevere la prestazione di accompagnamento alla pensione da parte dell’INPS, sarà il datore di lavoro a dover consegnare all’Istituto un apposito modulo denominato “modulo SC77“, grazie al quale potrà essere richiesto l’accesso alle procedure automatizzata che servono a gestire la prestazione.

Il suddetto modulo, in particolare, dovrà contenere al suo interno i seguenti elementi:

  • il programma annuale di esodo;
  • l’elenco dei lavoratori dipendenti interessati;
  • l’accordo aziendale che è stato stipulato con le organizzazioni sindacali.

Successivamente, il datore di lavoro dovrà presentare all’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale le domande relative alla prestazione di accompagnamento alla pensione che spetta ad ogni singolo lavoratore dipendente.

“La domanda di prestazione di esodo (isopensione), sottoscritta dal lavoratore e dal legale rappresentante dell’azienda, deve essere redatta utilizzando il modulo AP97.”

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