Sei missili di guerra “Kinzhal” partiti da Mosca verso l’Ucraina e intercettati per tempo da Kiev. È quanto rivendicano fonti delle autorità del Paese invaso, che sottolineano come i missili ipersonici in questione facessero parte dei 18 lanciati in un breve lasso di tempo dall’esercito russo. Il Cremlino aveva assicurato come le armi in questione fossero in grado di prevalere su qualsiasi sistema di difesa aerea. Mosca ha così negato che i missili ipersonici siano stati bloccati, ribattendo che uno di essi avrebbe colpito e distrutto un sistema di difesa aerea Patriot fornito dagli Usa all’Ucraina.
Nel frattempo, nella città di Nikolayev, un impianto industriale è stato colpito e danneggiato dalle bombe russe. Lo riporta il capo dell’amministrazione militare regionale Vitaly Kim, citato da Ukrinform. In precedenza, nella regione dell’Ucraina meridionale era scattato un allarme aereo, e in città erano giunte segnalazioni di alcune esplosioni.
Esplosioni che sono state riportate da testimoni anche a Mykolaiv. Lo ha riferito Oleksandr Sienkevych, sindaco della città, che annuncia anche lo scoppio di un incendio. Minacce di attacchi anche nelle regioni di Zaporizhzhia, Khmelnytsky e Donetsk.
Guerra, piovono missili verso l’Ucraina: la situazione nel territorio di Bakhmut
Confermando quanto reso noto nella giornata di ieri, Kiev ha annunciato l’allontanamento delle forze russe dai fianchi di Bakhmut. Le forze di Mosca, tuttavia, continuano a spingersi sempre più all’interno della città. Ganna Malyar, viceministro della Difesa, ha dichiarato che “l’Ucraina ha riconquistato circa 20 chilometri quadrati intorno a Bakhmut“, epicentro dei combattimenti.
Allo stesso tempo, il nemico sta avanzando in qualche misura all’interno di Bakhmut e sta distruggendo completamente la città con l’artiglieria.
Secondo l’Institute for the Study of War (Isw), le forze russe starebbero cercando di rafforzare la loro offensiva tattica nell’area di Bakhmut. Una strategia che potrebbe fare da contraltare all’obiettivo dell’Ucraina di concentrarsi su contrattacchi limitati e localizzati. Se ne parla nel rapporto quotidiano dell’Isw sull’andamento del conflitto.
L’esercito di Putin, intanto, continua a perdere soldati: l’ultima conferma arriva dall’aggiornamento delle forze armate ucraine. Mosca avrebbe perso oltre 200mila dei militari inviati al fronte dall’inizio della guerra, il 24 febbraio 2022. Il totale aggiornato è di 200.590mila unità. 610 le vittime registrate nelle ultime 24 ore di combattimenti.
I leader europei, intanto, si trovano in Islanda per discutere su danni di guerra e distruzione provocati dalla Russia in Ucraina. A tal proposito, Ursula von der Leyen ha aperto all’ipotesi di un “registro dei danni” perpetrati dagli invasori, un primo passo per perseguire i leader russi in futuro. Una soluzione confermata anche dal presidente francese Emmanuel Macron.
Veterano Usa ucciso a Bakhmut: viveva in Europa per insegnare inglese
Nick Maimer, 45 anni, americano in Ucraina per addestrare i soldati, è rimasto ucciso a Bakhmut. La sua morte era stata rivelata dal gruppo di mercenari Wagner, poi è arrivata la conferma da parte della famiglia dell’uomo. Si tratta di un ex “berretto verde”, un veterano originario dell’Idaho: viveva da tempo in Europa, dove insegnava inglese.
Poi, dopo l’invasione russa, ha deciso di agire per aiutare il Paese invaso. A confermare la notizia uno zio di Maimer, il signor Paul.
Nick ha vissuto molto e per gli altri, era andato in Ucraina per motivi umanitari, cercando di fare del bene al mondo.