Lautaro Martinez e compagni si godono la qualificazione alla finale di Champions League. Il doppio confronto con il Milan ha messo in mostra una squadra solida capace di disinnescare totalmente i rossoneri e ora attendono l’esito dello scontro fra Real Madrid e Manchester City per capire chi sarà il prossimo avversario. Per la finale bisognerà aspettare sabato 10 giugno, prima c’è da raggiungere la matematica qualificazione alla prossima Champions League attraverso il campionato e da affrontare la Fiorentina in finale di Coppa Italia.

Lautaro Martinez Champions League

Lautaro Martinez è stato il capitano e il match winner per l’Inter nella semifinale di ritorno di Champions League contro il Milan. Ora con la fascia al braccio guiderà l’assalto alla coppa dalle grandi orecchie in Turchia a meno di sorprese con il ritorno in campo di Skriniar in quella che probabilmente sarà la sua ultima partita in nerazzurro:

Tanto sacrificio, tanto lavoro in questo percorso, tante buone prestazioni e sono molto felice per questo traguardo raggiunto tutti insieme, uniti. Durissimo perché abbiamo un calendario molto stretto, spendiamo tante energie ma siamo molto contenti. In settimana si viveva un’atomosfera incredibile, sapevamo che ci giocavamo la storia e i miei compoagni l’hanno capito, abbiamo giocato due partite incredibili, all’andata abbiamo fatto una partita sontuosa chiudendo con due gol di vantaggio. Loro oggi volevano recuperare ma abbiamo messo in campo l’atteggiamento giusto e siamo in finale. Ci sono tante cose ancora da migliorare ma la felicità ora c’è perché questo obiettivo mancava da tanto all’Inter e un grande club merita più spesso di fare queste serate. Ho segnato un gol importante per me, per la mia carriera, sono felice, per me, i miei compagni e per il club. Dopo il Mondiale e la finale di Champions ora devo recuperare energie, dobbiamo arrivare in campionato tra le prime quattro, ci sarà una finale di Coppa Italia da giocare a Roma e poi preparare l’ultima gara che è un sogno e sarà speciale

Calhanoglu e la finale a casa

Giocare a Istanbul la finale sarà una spinta in più per Hakan Calhanoglu. Il turco si è preso il centrocampo dell’Inter scalzando nelle gerarchie un big come Brozovic grazie all’intuizione di Simone Inzaghi, in cabina di regia riesce a mettere al servizio della squadra le sue geometrie per sfruttare gli inserimenti di Barella e Mkhitaryan:

Non so se voi ricordate, due mesi fa ho parlato di un sogno da seguire. Ora siamo in finale a casa mia, è un sogno essere lì. Complimenti allo staff, ai miei compagni e ai tifosi, ma complimenti anche al Milan che ha fatto un bel lavoro. Oggi valeva tanto per noi, sono molto felice. Per me è stato pesante per quello che è successo l’anno scorso, ma è il passato e fare sempre fuoco non va bene. Ho un bel rapporto con i miei ex compagni, ma anche con Massara e Maldini c’è rispetto. Questo è importante. Noi avevamo bisogno di questa vittoria, in Champions abbiamo sempre dimostrato ma nel derby non si sa mai perché è pesante per la storia. Oggi sono rilassato e contento, domani vedremo chi sarà il nostro avversario ma sono contento di essere in finale

La gioia di Gosens

L’infortunio con la Lazio alla spalla aveva fatto vivere momenti di terrore per Robin Gosens, infortunarsi avrebbe significato non scendere in campo in queste partite. Fortunatamente nessun problema per il tedesco che ormi è diventa l’arma in più di Inzaghi da schierare a gara in corso:

Faccio fatica a trovare le parole giuste, è una cosa talmente grande che la devo ancora metabolizzare. Abbiamo fatto qualcosa di strepitoso come gruppo, un sogno per chiunque arrivare in finale di Champions. L’adrenalina è ancora altissima e durerà tutta la notte, farò fatica a dormire ma è giusto così. Un sogno che si realizza, abbiamo lavorato sodo per arrivare qui, abbiamo avuto una stagione non facile ma se rivediamo il viaggio fatto in Champions siamo lì con merito. Ci abbiamo sempre creduto, in spogliatoio ci siamo sempre detti di avere una rosa forte, non sempre lo abbiamo fatto vedere e ci spiace ma ci abbiamo sempre creduto. Sono molto orgoglioso di questa squadra.

In tutta la stagione la forza per me è stata il gruppo, ci siamo sempre stati vicini anche nei momenti difficili, ci siamo confrontati senza mai tirarci indietro, siamo stati onesti e questo ha fatto la differenza alla lunga. Faccio fatica ora a scegliere una finalista, sono entrambi forti e non farà differenza. Noi però siamo meritatamente in finale e se siamo arrivati a questo punto vuol dire che possiamo giocare per vincere. Andremo a Istanbul per l’ultimo step