Immobili in comodato d’uso gratuito: un contratto molto utilizzato soprattutto da parte di genitori che concedono immobili ai figli. Si tratta della consegna di un bene ad uso gratuito per un periodo che può essere a tempo determinato oppure a tempo indeterminato.

Il contratto può essere redatto sia in forma verbale che in forma scritta. Nel secondo caso, deve essere registrato all’Agenzia delle entrate entro 30 giorni dalla sottoscrizione dell’atto.

Solo in alcuni casi, è possibile fruire di uno sconto Imu, una riduzione molto conveniente che spetta quando si rispettano determinate condizioni e requisiti. Quali sono?

Immobili in comodato d’uso gratuito, ecco quando spetta lo sconto Imu


Il comodato d’uso gratuito è il contratto con cui una parte consegna all’altra un immobile gratuitamente, affinché se ne serva per un periodo di tempo che può essere a tempo determinato o indeterminato, ma con l’obbligo di restituirlo.

Il contratto può essere redatto verbalmente oppure in forma scritta, registrandolo sul sito dell’Agenzia delle entrate. È possibile beneficiare di alcune agevolazioni fiscali, tra cui lo sconto Imu del 50%, ma solo rispettando alcune condizioni, tra cui la registrazione del contratto.

In cosa consiste lo sconto Imu? Si tratta della riduzione alla metà della base imponibile per il calcolo dell’Imu e si applica a tutte le abitazioni concesse in comodato, tranne che per quelle di lusso, a parenti in linea retta entro il primo grado che le usano come prima casa. Per poter beneficiare dello sconto, si devono rispettare le seguenti condizioni:

  • L’immobile non deve rientrare nelle seguenti categorie catastali: A/1, A/8 e A/9, ovvero in quelle di lusso;
  • L’immobile deve essere concesso in comodato a parenti in linea retta entro il primo grado;
  • Il contratto deve essere regolarmente registrato all’Agenzia delle entrate.

Oltre a queste tre condizioni, il proprietario dell’immobile deve anche rispettare questi ulteriori tre requisiti:

  • Possedere un solo immobile sul territorio nazionale oltre alla casa principale;
  • Risiedere e abitare abitualmente nello stesso Comune in cui è situato l’immobile dato in comodato.

Quando non si applica lo sconto Imu del 50%


Il comodato d’uso gratuito può essere anche utilizzato in altre situazioni, ma non rispettando condizioni e requisiti elencati in precedenza, non spetta la riduzione sull’Imposta Municipale Unica.

Quando non spetta? L’Imu deve essere pagata per intero nei seguenti casi:

  • Immobili in comodato per le abitazioni di lusso;
  • Quando si è proprietari di tre o più immobili ad uso abitativo;
  • Quando l’abitazione principale e la seconda casa sono situate in Comuni diversi;
  • Quando l’immobile non è adibito ad abitazione principale;
  • Quando il contratto viene stipulato da parenti in linea retta dopo il primo grado.

Come registrare il contratto all’Agenzia delle entrate


Tra le condizioni per fruire dello sconto Imu, figura la registrazione del contratto all’Agenzia delle entrate. Si tratta di un adempimento molto importante ed è bene sapere come si fa.

Il contratto può essere registrato telematicamente, utilizzando i servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle entrate. In alternativa alla modalità telematica, la registrazione può essere effettuata presentando il modello di richiesta presso qualsiasi sportello dell’ente territorialmente competente.

Parliamo di imposte da pagare. Per la registrazione è dovuta l’imposta di registro di 200 euro e per i contratti redatti in forma scritta si deve anche pagare l’imposta di bollo del valore di 16 euro.

Ricordiamo che i contratti sono soggetti a registrazione se redatti in forma scritta, entro 30 giorni dalla data dell’atto e quando sono stipulati verbalmente, ma solo se enunciati in un altro atto sottoposto a registrazione.

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