In Cina un calciatore sudcoreano chiamato Son Jun-ho è stato detenuto in relazione a un caso di corruzione. È stato arrestato venerdì in un aeroporto di Shanghai. Son Jun-ho, che gioca nella Chinese Super League e ha 31 anni, è in custodia di polizia nella provincia nord-orientale di Liaoning, ha detto il ministero degli Esteri cinese. “La Cina è un Paese governato dallo stato di diritto, che gestisce i relativi casi nel rispetto della legge. Le autorità della provincia di Liaoning hanno informato il consolato generale della Corea del Sud a Shenyang, e forniranno le necessarie agevolazioni ai funzionari consolari di quel Paese affinché svolgano il loro dovere”, ha dichiarato nella conferenza stampa odierna il portavoce Wang Wenbin.
Cina, calciatore sudcoreano detenuto per corruzione: cosa sappiamo
Le notizie sulla detenzione di Son arrivano nel mezzo di una repressione concertata contro la corruzione e le partite truccate nel calcio cinese.
I diplomatici della Corea del Sud incontreranno il signor Son “per capire esattamente per quale tipo di accuse” è stato detenuto, ha riferito l’agenzia di stampa Yonhap, citando fonti. Anche il ministero degli Esteri del Paese si sta muovendo, affermando che la sua missione consolare stava fornendo appoggio al signor Son, limitandosi però a non riferire altro. Negli ultimi mesi, per presunti illeciti, la Cina ha arrestato almeno quattro funzionari di calcio.
Mr Son si è trasferito nella provincia cinese dello Shandong nel 2021, dove ha ricoperto il ruolo di centrocampista per lo Shandong Taishan. E proprio nel 2021 il club vinse la Chinese Football League, il più alto livello di calcio professionistico in Cina. Ha anche giocato 20 partite internazionali per il suo paese d’origine, tra cui la Coppa del Mondo FIFA dello scorso anno.
Un funzionario della Federcalcio coreana ha detto di aver chiesto spiegazioni allo Shandong Taishan, ma non ha ricevuto alcuna risposta dal club.
Nel calcio cinese si sono sviluppate situazioni non propriamente comode a causa di presunti brogli: si tratta di accuse di corruzione e partite truccate. I recenti arresti di importanti personaggi del calcio hanno inflitto un’altra battuta d’arresto alle ambizioni calcistiche del paese.
A febbraio, quando gli stadi hanno iniziato a riaprire dopo i blocchi del Covid il presidente della Federcalcio cinese Chen Xuyuan è stato arrestato per sospette “gravi violazioni della disciplina e della legge”. Quello è stato proprio il quarto esempio noto di alto dirigente indagato nel giro di tre mesi.