Cyber attacchi, quanto sono diffusi in Italia? Tanto, troppo. Il problema, di inaudita gravità, trasforma un dato sensibile, privato, in una informazione commerciale. Aborti, HIV, risultati del sangue, anziché notizie segrete diventano referti alla mercé del web. E chi ne entra in possesso fa ciò che vuole. Ne abbiamo parlato con William Nonnis, Full Stack & Blockchain Developer Enea, a Società Anno Zero, su Radio Cusano Campus. “Un’ANSA del 3 aprile 2023 contiene dichiarazioni del Sottosegretario di Stato alla presidenza del Consiglio, Alessio Butti, dove dichiara che oltre l’80% degli enti della Pubblica Amministrazione hanno aderito al cloud. Ma è soltanto un annuncio spot? Se, nel giro di una settimana, vediamo tanti attacchi allora vuol dire che è soltanto pubblicità – ha sottolineato Nonnis – ieri è stato hackerato il sito dell’ASL Abruzzo, e stamani, alle 6, quello della Basilicata“.

Cyber attacchi, quanto sono diffusi in Italia? La politica illude i cittadini

Deturpare i server delle informazioni sensibili espone i cittadini a rischi improbabili coi quali dovranno i conti a vita. Soltanto la politica può intervenire sul problema, invece continuiamo a non vedere risultati. “Aderire al cloud vuol dire che i servizi della Pubblica Amministrazione transitano in un servizio che è il cloud nazionale. Si parla senza sapere e senza agire. Manca la giusta consapevolezza del problema. L’agenzia cyber è un poltronificio, continuiamo ad assistere ad uno scambio di dirigenti allucinante. Le professionalità che si alternano sono inappropriate al ruolo, perché illudere le persone? – ha detto William Nonnis – dall’attacco in Basilicata sono trafugate notizie su aborti, diagnosi HIV, malattie trasmissibili. Le persone con queste patologie non verranno tutelate: un cittadino che ha dichiarato di avere è una persona che nessuno assumerà“.

Nel frattempo, all’estero…

In Francia, o Slovenia, prendono i neodiplomati dalle scuole ITIS, l’esigenza pubblica è reale. Agli studenti danno un attestato di conseguimento e abilitazione a quel tipo di professione, e mettono a sistema il comparto pubblico. Noi in Italia non riusciamo a far partire le scuole ITIS: capite qual è la differenza tra noi e loro? I programmi scolastici sono fermi a quando andavo io a scuola, ma la società è cambiata – ha fatto notare l’esperto – l’attuale governo parla di merito senza sapere cos’è. Il merito non si chiama poltronificio dell’Agenzia Cybersicurezza Nazionale. Tu governo visto che non sai nulla devi metterti da parte. Si parla di cinque milioni di euro da stanziare per l’intelligenza artificiale, e continuiamo a subire cyber attacchi?

Dalla propaganda ai diritti del cittadino

Non illudiamo i cittadini di essere un Paese all’avanguardia, se ogni due giorni ci buttano giù i server. Con l’arrivo di Zelensky il server del Consiglio Superiore della Magistratura e del Ministero dell’Interno sono andati ko. Oggi è stata attaccata la sanità lucana, ieri l’ASL Abruzzo: è un continuo. Non puoi metterci il prefetto a capo della Cybersecurity – si è congedato Nonnis – basta fare propaganda, servono manager seri. I cittadini che durante i prelievi firmiamo il consenso del trattamento dei dati personali certificano di avere il diritto di chiedere spiegazioni alla Pubblica Amministrazione se i dati non vengono trattati correttamente“.