Il Governo della Francia tende una mano ai sindacati per ricucire lo strappo avvenuto a causa della contestatissima riforme sulle pensioni. L’incontro è in agenda per martedì 16 e mercoledì 17 maggio a palazzo Matignon.
La premier Elisabeth Borne in una due giorni serratissima incontrerà tutte le sigle sindacali. La Cgt, la più temuta e battagliera, sarà l’ultima ad essere udita dal Governo francese. A più di un mese dall’ultimo incontro ufficiale, le parti si trovano di nuovo ad affrontare le questioni socioeconomiche del Paese.
Francia, incontro Governo francese-sindacati: il calendario
A Matignon arriveranno il pomeriggio di martedì i sindacati Fo e la Cfdt. Mercoledì sarà invece il turno di Cfe, Cgc, e Cftc. Per ultima la Cgt (il pomeriggio).
I temi affrontati
La protagonista del valzer tra Borne e sindacati sarà indubbiamente la riforma delle pensioni imposta da Emmanuel Macron a tutta la Francia, per aumentare l’età pensionabile dei francesi. La stessa premier si è detta disponibile ad “ascoltare le priorità” dei sindacati e delle organizzazioni datoriali e costruire con loro “un’agenda sociale” per un “nuovo patto per la vita sul lavoro“.
Tra la fine del 2023 e l’inizio del 2024, da quanto trapela, il Governo potrebbe presentare un disegno di legge sulle trattative con i sindacati. Tutta sta a capire se le organizzazioni saranno d’accordo con il Governo. Ma la questione è delicata perché intersindacale continua a essere sul piede di guerra e, molto probabilmente, metterà sul piatto delle trattativa altre richieste. Inflazione alle stelle, salari, indennità di disoccupazione e introduzione dell’orario di lavoro obbligatorio per chi riceve il Reddito minimo per le persone nullatenenti (Rsa).
“Parleremo a Borne prima di pensioni, le diremo che deve riparare quello che ha danneggiato nel mondo del lavoro”
ha detto questa mattina Laurent Berger, numero uno della Cfdt, su France 2. Tutti i sindacati comunque hanno annunciato di star organizzando una 14esima giornata proteste per il 6 giugno 2023.