Millemiglia che cos’è? Per poter partecipare alla 1000 Miglia “vera”, cioè alla gara di regolarità per auto storiche è in primo luogo necessario avere un “modello di vettura che abbia preso parte ad almeno un’edizione della 1000 Miglia dal 1927 al 1957”. Se poi l’auto è un modello che ha corso alla 1000 Miglia storica, ancor meglio, mentre sole poche auto della lista speciale possono essere iscritte anche se non hanno partecipato alla gara di velocità, purché di “elevato interesse storico e/o sportivo”. L’importante è che l’auto sia in condizioni originali o restaurata rispettando la configurazione originale.
Millemiglia come partecipare
Millemiglia che cos’è e come fare a partecipare: l’apertura delle iscrizioni alla 1000 Miglia è fissata circa 7 mesi prima della partenza della gara e resta attiva per due mesi. Per l’iscrizione occorre anticipare un deposito cauzionale che parte come minimo da 12.200 euro e che verrà rimborsato in caso di mancata accettazione. Come detto, il livello base di iscrizione alla 1000 Miglia prevede una spesa di 12.200 euro a vettura che include pasti e pernottamenti in hotel per 4 notti per due persone.
– Un po’ più ricca è la formula Gold da 6 notti che costa 14.640 euro e offre altri servizi esclusivi.
– Per chi vuole il massimo dalla sua esperienza di gara alla 1000 Miglia è poi possibile (ma solo per 8 equipaggi) scegliere il pacchetto Platinum “Guest Car” da 67.100 euro che include iscrizione automatica, 6 conduttori con facoltà di scambiarsi a bordo e pernottamento per 7 notti per 6 persone.
Punzonatura
La tradizionale “punzonatura” prima della partenza della 1000 Miglia è quasi un rito derivato dalle verifiche tecniche che un tempo, e ancora oggi, certificavano la regolarità dell’auto in gara, del pilota e di tutti i documenti relativi. Ecco quindi che al Paddock Gara poco fuori Brescia viene ancora apposto un sigillo piombato e, a seguire, nel Villaggio di Piazza Vittoria viene applicato anche il contrassegno Verificato che non potrà essere rimosso dalla vettura, pena l’esclusione. Ogni vettura in gara alla 1000 Miglia è dotata obbligatoriamente del GPS Tracker fornito dall’organizzazione, un dispositivo che registra il rispetto del percorso di gara e anche la velocità della vettura. Se l’equipaggio viola i regolamenti sportivi o le regole del codice della strada, la direzione gara potrà sempre prendere provvedimenti contro i concorrenti, con in più la possibilità di fornire i dati satellitari alle forze dell’ordine in caso d’infrazione o alle autorità giudiziarie in caso di richiesta
Tabella di marcia
Trattandosi di una gara di regolarità la 1000 Miglia è basata sul rispetto della tabella di marcia e i tempi ufficiali stabiliti dalla direzione di gara. Ci sono le prove di media e le prove cronometrate che vanno a definire la classifica finale. Le prove di media sono dei tratti di percorso nei quali l’equipaggio deve tenere una velocità media ben precisa, passando sul pressostato con le ruote per fermare il cronometro. Ogni secondo di anticipo o ritardo comporta dei punti di penalità. Allo stesso modo la prova cronometrata consiste in un tratto di strada da percorre in un tempo prestabilito, al centesimo di secondo. Ogni centesimo in più o in meno corrisponde ad altri punti di penalità.
Punteggi e classifica finale
A vincere la 1000 Miglia sarà l’auto che è rimasta più vicina ai tempi stabiliti dalla direzione di gara, rispettando anche tutti i controlli orari e i controlli. Il fatto che vincano quasi sempre le auto di costruzione più “antica“ è invece spiegato da speciali coefficienti correttivi che servono a compensare ed equiparare caratteristiche tecniche e prestazionali delle vetture in gara, dei coefficienti correttivi basati sulla progettazione e sul periodo di produzione delle vetture stesse che saranno poi moltiplicati per il punteggio ottenuto dai concorrenti durante la gara. In pratica gli equipaggi a bordo delle auto con coefficienti più alti sono avvantaggiati, ma solo se riescono con queste splendide “vecchiette” a mantenere una regolarità di marcia da veri campioni.
Gaia Acerbis