Gli Usa si svegliano con un nuovo capitolo del romanzo Russiagate: Trump commenta con ira la pubblicazione del rapporto del procuratore speciale John Durham, eletto proprio durante l’amministrazione del repubblicano, secondo il quale l’FBI non avrebbe dovuto avviare alcuna indagine sull’allora presidente.
Il Tycoon ha affidato alla piattaforma Truth il suo sfogo:
Dopo approfondite ricerche, il procuratore speciale John Durham conclude che l’Fbi non avrebbe mai dovuto avviare l’indagine Russiagate! In altre parole, il pubblico americano è stato truffato, proprio come viene truffato in questo momento da coloro che non vogliono vedere la grandezza per l’America.
Usa, il rapporto di Durham sul Russiagate scagiona Trump: “Ci devono essere conseguenze per chi ha permesso tutto questo”
La descrizione di Durham sembra sollevare l’ex presidente Trump dalle accuse sulla sua campagna elettorale, il quale non perde tempo e passa all’attacco dei vertici FBI. Secondo il Tycoon ci sono pochi dubbi: lui sarebbe solo la vittima, insieme a tutto il popolo americano, di una truffa beffarda ordita contro la sua corsa alle presidenziali. L’augurio di Trump è che i responsabili di ciò paghino le conseguenze delle loro azioni. Nel mirino dell’ira dell’ex presidente c’è soprattuto l’allora direttore FBI James Comey:
Io, e cosa molto più importante, il pubblico americano, siamo stati vittime di questa farsa di lunga data e proditoria avviata dai Democratici, avviata da Comey. Ci deve essere un prezzo pesante da pagare per aver sottoposto il nostro paese a tutto questo.
Queste le parole feroci di accuse rilanciare dal repubblicano ad un intervista per Fox News Digital, rilasciata poco dopo il suo primo sfogo sui social.
Rapporto Russiagate: “FBI si basò su informazioni grezze e non corroborate per le accuse a Trump”
L’FBI avrebbe svolto l’inchiesta sulla campagna elettorale di Trump, accusato di brogli con il favore della Russia, sulla base di informazioni troppo grezze e non verificate. Questo ciò che emerge, senza mezzi termini, dal rapporto di Durham, che rincara la dose accusando i servizi segreti di aver utilizzato due pesi e due misure con i due candidati alle elezioni.
Se infatti con Hilary Clinton l’FBI ha proceduto con tutte le dovute cautele, secondo il procuratore Trump non avrebbe goduto dello stesso atteggiamento, dal momento che Comey ha avviato subito un’inchiesta con accuse pesanti.
I servizi segreti hanno mancato di analizzare in modo critico le informazioni che seguivano la narrazione di una collusione tra Trump e la Russia
recita il rapporto, di fatto riaprendo il capitolo Russiagate e scatenando l’ira di Trump, in cerca sicuramente di un restauro della sua immagine in vista delle presidenziali del 2024.