A poche ore dai funerali di Jessica Malaj, la 16enne uccisa dal padre a Torremaggiore nella notte tra il 6 e il 7 maggio scorsi, emergono nuovi dettagli dalle dichiarazioni della madre Tefta, sopravvissuta all’aggressione grazie alla figlia. Stando a quanto riportato dalla donna, il marito avrebbe infatti acquistato i coltelli usati per il duplice omicidio (tra le vittime c’è anche il commerciante Massimo De Santis, presunto amante della donna) almeno tre giorni prima del delitto. Potrebbe quindi aver premeditato le sue azioni. Anche perché sarebbe stato minacciato di essere denunciato per gli abusi nei confronti della figlia.
Jessica Malaj, le dichiarazioni della madre dopo i funerali della 16enne
Sulle responsabilità del duplice omicidio di Torremaggiore non ci sono dubbi: Taulant Malaj, il panettiere di origini albanesi tratto in arresto subito dopo i fatti, ha già confessato. Ciò che non si riesce a capire è perché abbia agito in questo modo, soprattutto nei confronti della figlia Jessica. Stando alla sua versione, avrebbe aggredito il suo vicino di casa, Massimo De Santis, al culmine di un litigio scoppiato la notte del delitto tra lui e l’uomo, presunto amante della moglie. Quando avrebbe provato a scagliarsi contro di lei, sarebbe stato ostacolato dalla figlia, che avrebbe fatto da scudo alla madre, dando la sua vita per salvarla.
Per la donna, sopravvissuta all’aggresione insieme al figlio di cinque anni, che avrebbe assistito, inerme, alla brutale scena, il movente sarebbe un altro. E il delitto sarebbe stato premeditato dal marito da giorni. A poche ore dalla cerimonia con cui in centinaia hanno dato l’ultimo saluto a sua figlia Jessica e a cui lei ha preso parte lasciando per qualche ora l’ospedale in cui è ricoverata a causa delle ferite riportate, la donna ha infatti rilasciato alcune importanti dichiarazioni. In un dialogo con la giornalista Rai Monica Arcadio, ha riportato la propria versione dei fatti, ribadendo come sua figlia fosse vittima di abusi da parte del padre da almeno due anni.
Da allora mia figlia non l’ha mai voluto a casa, ma se l’avessi cacciato quello che è successo ora sarebbe successo già due anni fa,
ha dichiarato. E ha poi ripercorso i fatti, sostenendo di aver detto al marito che se avesse lasciato l’abitazione familiare non l’avrebbe denunciato per le sue azioni. Lui avrebbe acconsentito, dice, ma dopo una settimana sarebbe tornato.
L’acquisto dei coltelli tre giorni prima del delitto
Al suo ritorno gli atteggiamenti nei confronti della figlia non sarebbero cambiati, anzi, si sarebbero fatti sempre più insistenti. Alla fine, per sfuggire alla denuncia, l’uomo avrebbe scelto la via peggiore: quella dell’omicidio. Secondo la donna, che sostiene di non aver avuto nessuna relazione extraconiugale (come confermato anche dal fratello di Massimo De Santis), il marito avrebbe inscenato tutto, avendo però ben in mente cosa fare. Non a caso, tre giorni prima del delitto, avrebbe acquistato dei coltelli.
Tre giorni fa ha detto: ‘Sono andato a comprare i coltelli’,
ha riferito la donna, smentendo la versione dell’indagato e dei suoi legali, secondo cui egli sarebbe stato colto da un “raptus” a causa dei comportamenti della moglie e dell’amante.
Ho avuto modo di parlare con la mia cliente in ospedale, anche se per pochi minuti, viste le sue condizioni ancora gravi. Ho parlato anche con alcuni dei parenti più stretti, che la assistono con amore. Sono abbastanza convinto che, per circostanze che non posso al momento rivelare, anche l’assassinio di Jessica non sia stato affatto un cosiddetto errore, ma sia stato voluto da Taulant,
aveva dichiarato l’avvocato che sostiene la donna negli scorsi giorni. Con molta probabilità, al termine delle indagini di rito, chiederà per lui la pena dell’ergastolo.