Bonus trasporti: il bonus trasporti è una misura importante per le famiglie che utilizzano quotidianamente i mezzi pubblici per andare a lavoro, per andare a scuola o in università, o per qualsiasi altro motivo abbiano il bisogno di spostarsi.

Il contributo viene concesso in misura pari a 60 euro a tutti quei soggetti che hanno un reddito pari o inferiore a 20.000 euro.

Il bonus può essere utilizzato per acquistare un abbonamento ai mezzi di trasporto pubblici con validità mensile, per più mesi o annuale, entro il mese solare di emissione.

Il bonus trasporti può essere richiesto, sia per se stessi che per un familiare minorenne a proprio carico, attraverso il sito web del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (MLPS), semplicemente autenticandosi mediante l’utilizzo delle proprie credenziali SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) o CIE (Carta di Identità Elettronica) e andando ad inserire il codice fiscale del soggetto beneficiario, il quale può essere per l’appunto anche il figlio minorenne.

Per il 2023 sono stati stanziati 100 milioni di euro a tal proposito, i quali saranno destinati ai soggetti che richiedono il contributo prima degli altri nel caso in cui tali risorse si esauriscano prima del 31 dicembre dell’anno in corso.

Perciò, è bene affrettarsi nel presentare la domanda al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, andando a sfruttare tutti i 60 euro previsti dal bonus senza perdere nemmeno un centesimo.

Ecco qui di seguito, dunque, che cosa bisogna fare per sfruttare al meglio il bonus trasporti evitando di perdere i soldi di cui si può beneficiare.

Bonus trasporti: i 60 euro devono essere spesi tutti in un solo mese, cosa succede se non si spende tutto il contributo?

Il bonus trasporti è un contributo economico cdi importo pari a 60 euro che viene concesso ai cittadini che hanno un reddito inferiore a 20.000 euro per poter acquistare una delle seguenti tipologie di abbonamento ai mezzi di trasporto pubblico:

  • un abbonamento mensile;
  • un abbonamento per più mensilità;
  • un abbonamento annuale;
  • un abbonamento ai servizi di trasporto pubblico locale;
  • un abbonamento ai servizi di trasporto pubblico regionale;
  • un abbonamento ai servizi di trasporto pubblico interregionale;
  • un abbonamento per il trasporto ferroviario nazionale, ad eccezione dei seguenti servizi:
    • prima classe;
    • executive;
    • business;
    • club executive;
    • salotto;
    • premium;
    • working area;
    • business salottino.

In particolare, si tratta di una misura di sostegno al reddito che serve come forma di incentivo per i lavoratori e per gli studenti al fine di prediligere una tipologia di mobilità maggiormente sostenibile.

E’ stata introdotta all’interno del nostro ordinamento giuridico nazionale dall’art. 35 del decreto legge n. 50 del 17 maggio 2022 (c.d. Decreto Aiuti), il quale è stato convertito, con modificazioni, dalla legge n. 91 del 15 luglio 2022 ed è stato rifinanziato per un ammontare pari a 100 milioni di euro per l’anno 2023 dal decreto legge n. 5 del 14 gennaio 2023.

Tali fondi devono essere necessariamente utilizzati durante il corso del mese solare in cui il bonus trasporti viene emesso ai soggetti beneficiari.

Perciò, questi ultimi, per poter spendere tutti i 60 euro spettanti e non perdere nemmeno un centesimo, dovranno utilizzare tutto il contributo nel mese in cui viene concesso, anche andando a fare un abbonamento per più mesi o annuale nel caso in cui quello mensile abbia un importo inferiore a 60 euro.

Quest’azione diventa necessaria dal momento che, per esempio, nel caso in cui l’abbonamento mensile sia pari a 45 euro e il beneficiario decida di acquistarlo con il bonus trasporti, allora andrebbe a perdere i restanti 15 euro che non potrebbe più spendere nei mesi successivi.

Se, invece, il beneficiario decide di acquistare un abbonamento per due mesi, allora utilizzerebbe tutti i 60 euro spettanti, andando a pagare la differenza pari a 30 euro.

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