Orecchini Lilli Gruber, Otto e mezzo e la polemica di Striscia la Notizia. Da qualche giorno il tg satirico ideato da Antonio Ricci e in onda su Canale 5 si sta occupando del caso di Lilli Gruber e dello sfoggio reiterato di orecchini di un noto brand di gioielli da parte della giornalista durante il programma Otto e mezzo su La7.

La 7 e la dottoressa Gruber, dopo il primo servizio trasmesso sulla Rete Ammiraglia del Biscione, hanno scritto agli autori del programma, specificando di non avere contratti pubblicitari, di sponsorizzazione o di altro tipo con l’azienda che produce questi gioielli. Nel dettaglio ha fatto sapere che:

né la dott.ssa Gruber né l’emittente stessa hanno in essere alcun contratto pubblicitario, di sponsorizzazione o di altro tipo, con l’azienda Vhernier.

Nonostante ciò quelli di Striscia si chiedono se per l’Ordine dei Giornalisti sia normale che una giornalista professionista come la Gruber possa indossare in diretta, di continuo, oggetti di moda di una stessa azienda senza incorrere in sanzioni.

Come ha documentato il programma condotto da Gerry Scotti e Michelle Hunziker il brand di gioielli in questione investe molto nel product placement, ossia il collocamento – a fini commerciali – di un prodotto all’interno di una trasmissione, un film o una qualsiasi forma di comunicazione. Non a caso nel film “Quello che so sull’amore”, di Gabriele Muccino, ci sono delle scene in cui si vedono chiaramente i gioielli Vhernier: la collana “Calla” che utilizza Uma Thurman e gli orecchini “Vague” indossati da Catherine Zeta Jones, lo stesso modello mostrato su La7 da Lilli Gruber. Quest’ultima ha posato anche per un servizio del Corriere della Sera del 2019 con questi gioielli.

Orecchini Lilli Gruber, Otto e mezzo: arriva il Tapiro d’oro

Striscia la notizia è tornata sul caso lunedì 15 maggio con la consegna del tapiro d’oro – con tanto di orecchini al seguito – da parte di Valerio Staffelli a Urbano Cairo. Lui ha negato qualsiasi tipo di product placement da parte di Lilli Gruber:

Noi facciamo più cose diverse, tra cui informazione e servizio pubblico.

Urbano Cairo e l’acquisizione di Mediaset

Nel corso di questo servizio Cairo ha potuto rispondere anche in merito all’indiscrezione lanciata da Dagospia in merito al fatto che proprio lui sarebbe a capo di una cordata che punta al controllo di Mediaset:

È un’invenzione pura. Io sono nato a Mediaset, mi piacerebbe molto.

Qualche giorno Dagospia aveva parlato di una cordata di Cairo insieme a una serie di investitori, tra i quali anche un gruppo bancario che potrebbe essere quello di Intesa. L’acquisto da parte di Urbano Cairo di Mediaset produrrebbe una serie di effetti a catena, come lo spostamento della linea editoriale di Mediaset verso posizioni più a sinistra. La smentita di Cairo però sembra non aver convinto.

Lilli Gruber biografia

Dietlinde Gruber, detta Lilli è nata a Bolzano il 19 aprile 1957. Giornalista, autrice televisiva, conduttrice televisiva, scrittrice ed ex politica italiana, è attiva come giornalista televisiva dai primi anni ottanta. Ha lavorato per il TGR, il TG2 e il TG1, presentando le principali edizioni delle testate, ricoprendo anche il ruolo di inviata, seguendo per la tv di Stato eventi importanti come il crollo del muro di Berlino e la guerra in Iraq. Nel corso della sua carriera ha scritto alcuni saggi e romanzi, pubblicati per Rai Eri e per Rizzoli. Dal 2004 al 2008 è stata parlamentare europea, eletta dalla Lista Uniti nell’Ulivo, dimettendosi per assumere nel settembre 2008 il timone del programma Otto e mezzo su La7.