Invio diretto del modello 730 precompilato per la dichiarazione dei redditi 2023 con focus sulle spese sostenute del 2022: ecco cinque casi su come procedere nella propria area personale del portale dell’Agenzia delle entrate. I casi riguardano l’accettazione e l’invio del 730 precompilato senza apporre modifiche, la correzione o l’aggiunta di un’agevolazione differente dalle spese mediche, l’inserimento di una spesa medica detraibile che manca dai dati precompilati dall’Agenzia delle entrate, l’eliminazione di una spesa che era stata precaricata dall’Agenzia delle entrate ma che non si voglia portare in detrazione e, infine, le variazioni che non vanno a incidere sull’imposta o sul reddito.
Invio 730 precompilato modifiche, come fare e quali soggette ai controlli Agenzia delle entrate nella dichiarazione redditi 2023
Nel caso di accettazione del 730 precompilato per la dichiarazione dei redditi 2023, senza apportare delle modifiche e variazioni delle spese già caricate dall’Agenzia delle entrate, il Fisco non effettua controlli sui documenti (scontrini, ricevute e fatture) relativi agli oneri deducibili e detraibili comunicati nell’invio del modello. Ad esempio, l’Agenzia delle entrate non controlla gli scontrini della farmacia che sono già pervenuti mediante il sistema di Tessera sanitaria (Ts). Tuttavia, l’Agenzia delle entrate può richiedere della documentazione per la verifica dei requisiti soggettivi. Ad esempio, per le detrazioni delle spese del mutuo, il Fisco può richiedere i documenti della residenza nella casa. Il controllo può estendersi anche alle informazioni non trasmesse dai soggetti terzi, quali ad esempio i dati comunicati dai sostituti d’imposta mediante la Certificazione unica.
Invio 730 precompilato modifiche come fare quali soggette controlli Agenzia: inserimento spesa medica mancante
Nel caso in cui il contribuente, prima di inviare il 730 precompilato, modifichi la dichiarazione correggendo un’agevolazione già indicata oppure ne indichi una assente – differente dalle spese mediche – gli oneri sostenuti rimangono fuori dai controlli dell’Agenzia delle entrate. Sono i terzi a trasmettere queste informazioni al Fisco. Riguardo agli oneri modificati, invece, i controlli del Fisco riguardano i documenti giustificativi della variazione stessa. Per esempio, se il contribuente dovesse aggiungere una detrazione relativa alla mensa scolastica, il Fisco non andrà a controllare anche la detrazione relativa alla rata del mutuo.
Se il contribuente, prima di trasmettere il modello 730 precompilato, dovesse modificare invece una spesa medica detraibile perché mancante, i controlli dell’Agenzia delle entrate sono limitati alle sole spese oggetto di variazione. Pertanto, se il contribuente dovesse aggiungere una spesa per una visita specialistica, i controlli riguardano solo quest’ultima, lasciando fuori gli scontrini delle farmacie per i quali i dati sono stati già precaricati sul modello precompilato mediante il sistema di Tessera sanitaria (Ts).
Dichiarazione dei redditi 2023: come fare per i bonus casa già oggetti di cessione credito?
Il contribuente, prima di trasmettere il 730 precompilato per la dichiarazione dei redditi 2023, potrebbe eliminare una spesa già precaricata dall’Agenzia delle entrate nel modello stesso, perché non vuole detrarla. Ad esempio, i soggetti che si siano avvantaggiati di bonus edilizi per lavori condominiali e l’amministratore di condominio abbia già trasmesso all’Agenzia delle entrate la relativa quota. Nonostante questo passaggio, il contribuente potrebbe aver già ceduto i crediti d’imposta. Non trattandosi, quindi, di un onere detratto, l’Agenzia delle entrate non farà controlli dei documenti. Inoltre, le spese inserite nel solo foglio informativo del modello 730 risultano non rilevanti se non inseriti dal contribuente.
Infine, se il contribuente fa delle variazioni sul modello 730 precompilato senza che queste incidano sull’imposta o sul reddito, si può verificare una situazione simile al primo caso, ovvero quello in cui il Fisco non faccia controlli perché il modello non riporta delle variazioni. Per esempio, il contribuente aggiunge il codice fiscale del coniuge che non risulti a carico fiscalmente. Si ricade nella terza situazione (modifica con spesa medica detraibile che manchi), nel caso in cui il contribuente elimini un onere o un reddito e ne aggiunga un altro di uguale importo.