Imposta di bollo conto deposito: i cittadini che sono titolari di un conto deposito devono versare, oltre ad un’imposta pari al 26% degli interessi spettanti, anche l’imposta di bollo sull’ammontare delle somme versate.
I conti deposito sono dei depositi in conto corrente che permettono al titolare di avere un rendimento più elevato sulle somme che deposita, avendo però un basso rischio come alternativa al conto corrente “normale”.
Mentre, il conto corrente prevede l’applicazione di un’imposta di bollo in misure fissa, pari a 34,20 euro per le persone fisiche e a 100 euro per i soggetti diversi da questi ultimi, il conto deposito è assoggettato ad un’imposta di bollo annuale pari allo 0,20% delle somme che risultano vincolate.
In sostanza, il risparmiatore andrà a pagare la suddetta imposta, fino ad un importo massimo di 14.000 euro per quanto riguarda esclusivamente i soggetti giuridici, sulla giacenza della quale ha deciso di rinunciare alla relativa disponibilità.
Per quanto riguarda le persone fisiche, invece, la normativa vigente in materia non prevede alcun tetto massimo e nemmeno una soglia minima da quando è stata tolta quella pari a 34,20 euro.
Ad ogni modo, l’importo dovuto varia in base al valore della rendicontazione, il quale cambia a seconda della tipologia di contratto di deposito che il risparmiatore ha deciso di sottoscrivere.
Ecco qui di seguito, quindi, come si calcola l’imposta di bollo sul conto deposito.
Imposta di bollo conto deposito: come si calcola e a quanto ammonta?
L’importo dell’imposta di bollo sul conto deposito viene disciplinato dalle disposizioni che sono contenute all’interno della circolare n. 48 del 2012 e della circolare n. 15 del 2013 che sono state pubblicate da parte dell’Agenzia delle Entrate, con le quali l’amministrazione finanziaria ha fornito dei chiarimenti per quanto riguarda l’ammontare dovuto dai vari soggetti.
A tal proposito, le regole sopra citate prevedono che bisogna fare particolare attenzione alla tipologia di soggetto che sottoscrive il conto deposito: ovvero se si tratta di una persona fisica o di un soggetto giuridico.
Inoltre, l’importo dell’imposta di bollo sul conto deposito sarà diverso a seconda del fatto che a quest’ultimo venga applicata una tassazione con cadenza mensile, trimestrale, semestrale o annuale.
Infine, l’ultimo fattore che andrà ad influenzare l’ammontare dovuto dai risparmiatori è la durata del vincolo alla data in cui si procede alla rendicontazione.
Perciò, se il conto deposito viene sottoscritto per esempio al 1° luglio e prevede una rendicontazione annuale al 31 dicembre, allora l’imposta di bollo da versare alla banca sarà riferita solamente a sei mesi e, dunque, alla metà di quanto sarebbe dovuto.
Per racchiudere tutte le informazioni che abbiamo citato finora e per specificare quali sono gli importi relativi alle imposte di bollo dovute, i cittadini dovranno pagare:
- un‘imposta fissa pari a 34,20 euro in caso di persone fisiche o pari a 100 euro in caso di persone fisiche, con l’esenzione in caso di giacenza media annua superiore a 5.000 euro, per quanto riguarda le somme che vengono depositate sul conto corrente;
- un’imposta proporzionale pari allo 0,20% sia in caso di persone fisiche che in caso di soggetti giuridici, con l’applicazione di un tetto massimo di 14.000 euro per questi ultimi, per quanto riguarda le somme che vengono depositate sul conto deposito.
L’aliquota per i conti deposito sarà ridotta nel caso in cui l’estratto conto non sia su base annua. In particolare:
- il calcolo dovrà essere effettuato con un’aliquota pari alla metà dello 0,20% in caso di estratto conto semestrale;
- il calcolo dovrà essere effettuato con un’aliquota pari ad un quarto dello 0,20% in caso di estratto conto trimestrale;
- il calcolo dovrà essere effettuato con un’aliquota pari ad un dodicesimo dello 0,20% in caso di estratto conto mensile.
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