E’ scoppiato il caos dopo la sconfitta del Real Aversa che è costata la retrocessione in Eccellenza al club di proprietà di Emanuele Filiberto che è stato querelato dal Ragusa Calcio. Il Principe di Savoia ha lanciato l’accusa di avvelenamento per i suoi giocatori che hanno manifestati forti mal di pancia che sono costati diversi ricoveri e un viaggio di ritorno tumultuoso. Per questa ragione il presidente del Ragusa Calcio ha deciso di conferire mandato a due legali per presentare una querela dopo le dichiarazioni del Principe. A questo si aggiunge anche la nota dell’azienda sanitaria locale che smentisce la presenza di una dottoressa in servizio al momento del ricovero in pronto soccorso di un calciatore nella mattinata della partita.
Querelato Emanuele Filiberto
L’accusa di avvelenamento lanciata verso l’albergo dove risiedeva il Real Aversa e il rifiuto della Lega Nazionale Dilettanti di rinviare la partita sono costate caro al Presidente della squadra a nord di Napoli. Infatti il club siciliano ha reso noto di aver querelato Emanuele Filiberto come pubblicato sui profili ufficiali:
Il Presidente del A.s.d. Ragusa Calcio, Giuseppe Trapani, ha conferito mandato agli avvocati Fabrizio Cavallo e Francesco Guastella per sporgere querela nei confronti del dottor Emanuele Filiberto di Savoia, proprietario della squadra del Real Aversa, per le gravissime affermazioni divulgate al termine del match che si è disputato a Ragusa e che ha visto protagoniste le due formazioni impegnate nei play out del campionato di serie D. La dirigenza del Asd Ragusa Calcio ritiene inaccettabili e deliranti le parole di Emanuele Filiberto di Savoia, che lascia intendere che vi sia stato addirittura una sorta di complotto ordito dal Asd Ragusa calcio, che avrebbe portato all’avvelenamento dei giocatori del Real Aversa, che per questa ragione avrebbero perso il match in questione. Le parole scritte dal proprietario del Real Aversa non solo sono infamanti, ma offendono profondamente la squadra e tutta la comunità Ragusana. I giocatori del Asd Ragusa Calcio hanno sempre affrontato, assieme alla dirigenza, le vittorie e le sconfitte in campo, a testa alta e con grande dignità
La replica dell’azienda sanitaria locale
Nel calderone della polemica è stata coinvolta anche l’azienda sanitaria locale che ha smentito la presenza di una dottoressa in pronto soccorso quella mattina che aveva curato un tesserato dell’Aversa Normanna. Le accuse di Emanuele Filiberto sostenevano che una dottoressa si era rifiutata di prestare le cure al calciatore per poi trovarla a bordo campo durante il match sottolineando “speriamo sia solo una sosia“. L’azienda sanitaria locale ha quindi deciso di rilasciare una nota per spiegare pubblicamente la propria versione dei fatti raccontando quanto successo nell’ospedale locale:
In riferimento al comunicato stampa diffuso da Sua Altezza Reale, Principe Emanuele Filiberto di Savoia, l’ASP di Ragusa precisa quanto segue. Domenica mattina, alle ore 10.10, si presentava presso il Pronto soccorso del P.O. “Giovanni Paolo II” un tesserato della società di calcio Real Agro Aversa, accompagnato da due persone. Dopo l’accettazione in Triage e in virtù dei sintomi manifestati (dolore addominale, febbre, vomito, diarrea), al paziente veniva assegnato un “codice verde”. Dopo una rivalutazione visiva da parte dell’infermiere di Triage alle 10.31, l’unico medico in servizio, di sesso maschile, prendeva in carico l’assistito alle 11.03. Al paziente veniva preso un accesso venoso per eseguire gli esami di laboratorio e somministrata una terapia.
Il medico in servizio, di fronte alle richieste dell’accompagnatore sui tempi di permanenza nella struttura, spiegava che era necessario attendere la risposta alla terapia e il risultato degli esami, che verranno stampati alle 12.19. All’esito della diagnosi di Gastroenterite, però, il calciatore aveva già abbandonato assieme agli accompagnatori i locali di PS.
Inoltre, a seguito di verifica interna, si segnala che all’interno del Pronto Soccorso non era presente alcuna dottoressa. Qualsiasi ricostruzione successiva, pertanto, è destituita di ogni fondamento.