Le corse clandestine anche di giorno, a Tor Bella Monaca stanno diventando un vero problema. Zona est di Roma, di notte ma ormai anche di giorno si assiste a corse continue di macchine di grande cilindrata che sfrecciano tra le strade del quartiere, spesso guidate da ragazzi giovanissimi che a volte non hanno neanche la patente. E se all’inizio poteva sembrare si trattasse solo di giovani in vena di mostrare i loro bolidi e far sentire il rombo del motore, con il passare del tempo invece gli abitanti hanno capito che si tratta di tutt’altra roba.
E’ diventato sempre più frequente sentire clacson suonare per chiedere strada, rumore di pneumatici che grattano il terreno per le derapate, poi frenate, sgommate e rombo di motori. Sono sempre provocate da macchine di lusso e grande cilindrata che spesso, quando ci sono stati dei controlli, sono risultate prese in affitto. Sfrecciano senza la minima attenzione dei rischi che possono correre ma soprattutto far correre ai passanti, corrono tra i palazzi, in mezzo al traffico anche in pieno giorno, quando il quartiere è sveglio e pieno di persone in giro.

Roma, Tor Bella Monaca le corse clandestine vanno avanti giorno e notte

A guidarle sono ragazzi appena patentati o addirittura che la patente proprio non ce l’hanno e a quanto pare sono tutti vicini alle famiglie che a Tor Bella Monaca fanno affari da anni con affari sporchi, come la droga. Ed è successo in questi ultimi giorni che qualcuno abbia provato a fermare queste corse, che più che gare sembra siano proprio manifestazioni atte a ribadire il ‘possesso’ della zona proprio da parte delle famiglie che a quanto pare hanno intenzione di dimostrare la loro supremazia. Nei giorni scorsi qualcuno ha anche cercato di porre fine a questi gesti. Delle donne (come riporta Repubblica), hanno provato ad occupare le carreggiate sedendosi nel mezzo. Per evitare che qualcuno si faccia male, come probabilmente successo ad una ragazza investita proprio su quel tratto di strada. Le due donne avrebbero fermato un ragazzo al volante di una Ferrari. Questo perché i controlli ci sono ma pare che non siano ancora abbastanza frequenti. Il comitato di quartiere ha anche provato a chiedere l’autorizzazione per far installare dei dossi, quelli classici che servono per rallentale le auto, ma la cosa è ancora in fase di avviamento. Il Comune ancora deve dare l’autorizzazione, sia per i dossi sia per le strisce pedonali.

Roma a Tor Bella Monaca auto di lusso sfrecciano giorno e notte guidate da ragazzi giovanissimi a volte anche senza patente

Gli abitanti del quartiere sono esausti e hanno paura che prima o poi possa succedere qualcosa di irreparabile. Chiedono per questo maggiori controlli e denunciano l’aumento degli episodi. Qualcuno parla di ‘Ragazzi dei clan’ riferendosi proprio alle famiglie che si dice controllino il quartiere e facciano affari attraverso la droga. Le auto sfrecciano di notte ma anche di giorno, da Tor Bella Monaca fino al Raccordo Anulare di Roma, girando per le torri dell’Ater a pochi passi dal Municipio. Le persone che si oppongono alla situazione naturalmente hanno subito delle minacce. Quelle che si verificano non sono delle vere e proprie corse come si diceva ma di dimostrazione di dominanza della zona a colpi di acceleratore. Di tutta questa situazione, polizia e Carabinieri ne sono a conoscenza e sembra stiano tenendo d’occhio la questione. Gli uomini dell’arma pare abbiamo fatto diverse denunce all’autorità giudiziaria, a volte facendo anche qualche nome dei ragazzi che guidano le macchine e sfrecciano sulle strade. E hanno segnalato anche chi tra loro si mette al volante ma non è in possesso della patente ma certo non è un deterrente che possa tenerli a freno. Anzi, nonostante si siano verificati anche degli incidenti e due investimenti (un ragazzo è morto mentre era sul marciapiede ed è stato investito, non è mai stato chiarito chi fosse alla guida, se un 18enne o sua madre), dall’ultimo gravissimo che ha provocato la morte di un giovanissimo innocente sono partite le prime manifestazioni, ma nulla sembra essere cambiato.