Si apre una nuova fase di indagini sul caso di Emanuela Orlandi, la ragazza di 15 anni scomparsa nel giugno 1983, con gli inquirenti della Procura di Roma che stanno esaminando i documenti e atti consegnati dalla magistratura del Vaticano.
Caso Emanuela Orlandi, aperta nuova indagine su documenti del Vaticano
La richiesta di cooperazione leale tra la procura e la Santa Sede arriva dalla legale di Pietro Orlandi, Laura Sgrò, che si augura che questa nuova fase porti alla verità su Emanuela, chiesta dalla famiglia da anni:
È una bella notizia, è quello che noi chiediamo da anni per avere la verità su Emanuela.
Secondo quanto precisato da Sgrò, al momento la famiglia Orlandi non è coinvolta in questa nuova fase di indagini. Nel frattempo, nell’ambito del procedimento avviato lo scorso anno su richiesta del Csm sulla base di un esposto presentato dalla famiglia di Emanuela, diverse persone informate sui fatti sono state già ascoltate.
Deputato del Pd Roberto Morassut: “Notizia molto positiva”
Il procedimento relativo al caso della scomparsa di Emanuela Orlandi è stato avviato presso il tribunale di piazzale Clodio dopo che il Consiglio Superiore della Magistratura ha richiesto informazioni su una denuncia presentata dalla famiglia della quindicenne. In tale contesto, l’ex magistrato Giancarlo Capaldo è stato convocato per essere interrogato.
Il deputato del Partito Democratico Roberto Morassut ha rilasciato una dichiarazione, affermando che, se confermata, la notizia che la Procura di Roma intenda collaborare con la magistratura vaticana per riaprire le indagini sulla scomparsa di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori, rappresenta un passo positivo. Egli ha sottolineato che la battaglia dei familiari e dei loro avvocati, insieme alla pressione del parlamento, sono stati fattori determinanti in questo sviluppo.
Morassut ha inoltre evidenziato l’importanza del ruolo del parlamento nella ricostruzione storica dei fatti, attraverso la creazione di una Commissione parlamentare d’inchiesta. E ha aggiunto:
I ruoli delle istituzioni, della magistratura e quello della stampa sono decisivi per setacciare un campo che purtroppo è stato ed è pieno di false piste e millantatori.