Come difendersi dalle truffe? Il target e i metodi non sono più quelli di una volta. Per effetto digitalizzazione, gli attuali raggiri coinvolgono una quantità maggiore di persone e raccolgono cifre economiche di gran lunga superiori. “Domani sveleremo il report coi rispettivi numeri, che ci sono stati forniti, relativi agli ultimi dodici mesi. L’anno scorso le persone coinvolte erano circa 3milioni – ha spiegato Luigi Gabriele di Consumerismo, a Società Anno Zero, su Radio Cusano Campusil target, trasversale, ha colpito tutti. Tra ventiquattrore racconteremo il profilo più bersagliato e troveremo qualche sorpresina: gli anziani, una volta, erano il target più facilmente raggirabile. Il numero, di fatto, è cresciuto in maniera esponenziale. A fare da traino ci sono vari settori tra cui quello della fine del mercato di tutela dell’energia. La digitalizzazione dei servizi, avvenuta in maniera forzata, è la causa dell’aumento dei raggiri. Il personaggio che bussa alla porta, e dice di essere amico del nipote, ad esempio, è un vecchio metodo di raggirare“.

Come difendersi dalle truffe? Denunciando, ma gli italiani non lo fanno

Chi subisce le truffe ha paura, per una questione di dignità, o vergogna, di reagire facendo la cosa più ovvia, cioè denunciare. E’ un fenomeno che causa un danno economico incredibile. L’altra grande paura è la paura di cambiare: banca, gestore telefonico – ha fatto notare l’esperto – perché lamentarsi, allora, dei costi elevati? Un altro fenomeno emergente è che assistiamo ad un aumento esponenziale dei finti call center, finte offerte: non sono chiare, né trasparenti. Si tratta di promozioni inesistenti il cui unico obiettivo è di avere soltanto i codici di pagamento della carta di credito“.

Le truffe costano tempo e denaro

Gestire una truffa costa, costa tanti soldi. Il danno economico, e di tempo, è spaventoso. Un cittadino deve affrontare tempo per risolvere problemi simili. In Italia è facile raggirare le persone. Mai più i consumatori dovrebbero vedere attivarsi servizi non richiesti. All’estero, a parte il fenomeno dei truffatori, c’è un’attività investigativa più forte – si è congedato Luigi Gabriele – ogniqualvolta sentite che hanno trafugato dei dati sappiate che vengono venduti su Instagram, o sui social network. Non solo, con un semplice invio di email è ovvio che, prima o poi, qualcuno clicca al messaggio di posta elettronica o risponde a telefono. Non deve più succedere“.