Il maltempo che imperversa su tutta la penisola punta la Toscana, dove è stata diramata un’allerta meteo per domani, 16 maggio 2023, in virtù dell’approssimarsi di un vortice extratropicale sulla regione e sul resto della penisola.

Allerta meteo in Toscana prevista per domani, 16 maggio 2023, vortice extratropicale inusuale in avvicinamento

Sulla Toscana sta per tornare il maltempo. Dopo la breve tregue degli ultimi giorni, le condizioni meteorologiche sembrano destinate a un rapido peggioramento, che potrebbe far precipitare la regione nei pesanti disagi della settimana scorsa, tra violenti grandinate e allagamenti.

La Protezione Civile della Regione Toscana ha, infatti, emesso un’allerta meteo gialla per la giornata di domani, martedì 16 maggio 2023, “per piogge e rischio idrogeologico”. Nello specifico, il bollettino avverte del possibile rischio di pioggia e temporali dalla forte intensità nelle seguenti zone:

  • alto Mugello
  • alta Valtiberina
  • Appennino pistoiese

Il rischio idrogeologico e la conseguente possibilità di frane riguarderà, invece, le zone appenniniche, mentre sarà interessata dal vento forte anche l’area metropolitana di Firenze, oltre alle province di Arezzo, Grosseto, Livorno, Lucca, PisaPistoiaPratoSiena.

Lamma Toscana, il report che lancia l’allarme sulla situazione climatica in Italia

La primavera tarda decisamente ad arrivare, a causa di un clima impazzito che ha colpito l’intera penisola, dall’Emilia Romagna, con la chiusura delle scuole prevista per domani, fino alla Sicilia, dove Palermo è stata raggiunta da un bollettino di allerta rossa, con scuole chiuse e treni soppressi.

A provare a dare una spiegazione a questa situazione climatica degenerata, ci pensa ora il Laboratorio di Monitoraggio e Modellistica Ambientale per lo sviluppo sostenibile (LaMMA), ente fondato dalla Regione Toscana nel 1997 in collaborazione con il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR).
Il ricercatore Giulio Betti spiega che questi fenomeni sono causati da un vortice extratropicale formato dal contrasto tra aria calda e fredda. Il risultato è quello che stiamo osservando in queste ore, caratterizzato da precipitazioni, anche abbondanti, e temperature lievemente più basse rispetto alla media di stagione.
Tale condizione preoccupa il dottor Betti, poiché è insolita per questo periodo dell’anno, sebbene non sia possibile provare una correlazione tra essa e il cambiamento climatico.

“Attualmente non abbiamo dati a sufficienza per stabilire un possibile nesso tra questo evento inusuale e i cambiamenti climatici che stiamo sperimentando. Sicuramente la situazione dovrà essere monitorata, proprio perché minimi di pressione così estesi e prolungati rappresentano sicuramente un fattore poco comune per questo periodo dell’anno”.